Tesoro sparito: «4 anni a Zanin»

Tesoro sparito: «4 anni a Zanin»
«Merita 4 anni di carcere», ritenendo provati i comportamenti illegali, ha concluso così la propria requisitoria il pm De Bortoli ipotizzando una pena esemplare per promotore...

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«Merita 4 anni di carcere», ritenendo provati i comportamenti illegali, ha concluso così la propria requisitoria il pm De Bortoli ipotizzando una pena esemplare per promotore finanziario Federico Zanin, 58 anni, di Canizzano. L'imputato, assistito dagli avvocati Silvia Biscaro e Francesca Bocchini, è finito a processo per una serie di presunti investimenti farsa con cui, tra il 2010 e il 2011, sarebbe riuscito a truffare 26 risparmiatori che, avendo totale fiducia in lui, gli avrebbero consegnato complessivamente oltre un milione e mezzo di euro, poi svanito nel nulla. Solo tre, che chiedono risarcimenti per circa 100mila euro, si sono costituiti, mentre altri due avrebbero scelto la causa civile.

Ieri, davanti al giudice Francesco Sartorio, hanno concluso, oltre al pm De Bortoli, i legali delle parti civili. Secondo l'accusa Zanin, quale promotore finanziario, avrebbe abusato della fiducia di alcuni clienti, convincendoli a investire, con la promessa di alti tassi di interesse, in un fondo collegato alle attività di ricerca della Blue Brain di Losanna. Una società svizzera che, secondo quanto avrebbe spiegato Zanin agli investitori, sarebbe stata impegnata in un pionieristico progetto per la creazione di un modello computerizzato di cervello umano. Ma l'unica cosa vera era il progetto, avviato con il nome di Blue Brain dal politecnico federale di Losanna.

Alti e immediati rendimenti e la restituzione veloce del capitale le esche con cui il promotore - per la procura - avrebbe fatto abboccare i potenziali truffati, ingolositi da un guadagno facile e rapido. In realtà una parte dei soldi sarebbero stati utilizzati da Zanin per risolvere delle pendenze con altri clienti e in parte per fare fonte a proprie spese. Sul 58enne, oltre che per truffa aggravata dall'entità del danno causato, pendono una serie di contestazioni di natura fiscale, dato che i redditi dichiarati successivamente all'operazione sarebbero stati di molto inferiori a quanto effettivamente incassato. Dopo la requisitoria del pm De Bortoli, per le repliche della difesa, che ritiene di poter smontare parte delle accuse, e le conclusioni, il giudice ha aggiornato il processo.
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Il Gazzettino