Tassi d'usura? «Ulteriori indagini»

Tassi d'usura? «Ulteriori indagini»
«Ulteriori indagini». Le chiede il gip Giorgio Cozzarini, che ha rispedito gli atti al pm Roberta Gallego per una denuncia di usura presentata dai clienti di finanziarie che...

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«Ulteriori indagini». Le chiede il gip Giorgio Cozzarini, che ha rispedito gli atti al pm Roberta Gallego per una denuncia di usura presentata dai clienti di finanziarie che avevano contratto prestiti in momenti di difficoltà. È un primo spiraglio di speranza per i querelanti che si erano opposti all'archiviazione decisa dalla procura dopo una perizia che "scagionava" di fatto le finanziarie. Non ci sarebbe infatti stato il dolo nell'applicare quei tassi usurari ai clienti, perché così prevedeva il regolamento vigente. Un regolamento che le banche hanno applicato, ma che poi è stato "sconfessato" da una legge successiva, con valore retroattivo.

In tutto c'erano però 3 casi: tre persone tra le quali un pensionato di 82 anni che si erano opposti all'archiviazione, assistiti dall'avvocato Davide Fent. Per due di loro nei giorni scorsi c'è stata l'udienza con il giudice Cozzarini che ha rinviato gli atti al pm, chiedendo ulteriori indagini per un caso. Il terzo caso era posto all'attenzione del gip Vincenzo Sgubbi. Il querelante è un lavoratore feltrino che aveva fatto la cessione del quinto dello stipendio con Banca 24/7 Spa, rappresentata da Ktesios Spa, tramite l'agente di Opera Int.Fin srl, che ha la propria sede legale a Pordenone. Per difetti di notifica (gli indagati sono una decina) l'udienza è stata rinviata.
La richiesta di ulteriori indagini fa ben sperare i clienti delle finanziarie che hanno ritenuto di aver avuto prestiti con tassi usurari: sperano che le loro denunce non vengano archiviate. Si sono rivolti alla finanza perché ritengono che gli istituti vadano anche perseguiti penalmente visto che avrebbero applicato quei tassi a persone in gravi situaizoni economiche e in grave difficoltà. Oltre al pensionato che ha fatto la cessione del quinto per 7 mila euro circa e ne doveva restituire 12 mila, c'era il lavoratore che aveva ceduto un quinto dello stipendio per avere 18 mila euro da restituire con 250 euro al mese in sei anni. Infine una donna che lavorava in una cooperativa. Tutti si sono rivolti all'associazione Europea Consumatori Indipendenti di Feltre con sede in Via Boscariz quando si sono accorti dei tassi applicati.

Ma se sul processo penale alle finanziarie per usura c'è ancora l'incognita, visto che ci saranno ulteriori indagini della Procura, quello civile per ottenere il risarcimento è già partito. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino