TARVISIO - Un trasferimento d'ufficio per salvaguardare la sua incolumità.

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TARVISIO - Un trasferimento d'ufficio per salvaguardare la sua incolumità. A breve Ciccio, il cervo diventato famoso per essere un habitué della valle del Bût, sarà portato...

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TARVISIO - Un trasferimento d'ufficio per salvaguardare la sua incolumità. A breve Ciccio, il cervo diventato famoso per essere un habitué della valle del Bût, sarà portato nella Foresta di Tarvisio. Il tutto per cercare di tutelare l'animale diventato troppo confidente con l'uomo. Non è raro, infatti, che scenda dalla zona rocciosa della Creta di Timau per comparire nei paesi dove, in cerca di mele, si avvicina senza timore ad adulti e bambini. Un comportamento che lo mette potenzialmente in pericolo. Nel corso dei mesi in molti erano riusciti, con facilità, ad avvicinarsi all'animale per un selfie o una foto ricordo. Il timore della Forestale dello Stato è che Ciccio possa entrare non nell'obiettivo di una macchina fotografica ma nell'ottica di un cacciatore oppure possa essere investito. Per questo sarà spostato dalle Alpi Carniche alle Giulie dove, vista l'ampiezza del territorio, si spera perda il vizio di avvicinarsi all'uomo. I primi avvistamenti nell'autunno dello scorso anno, i contatti tra cervo e abitanti della valle si sono fatti più frequenti a tal punto che, nelle frazioni di Paluzza, si è iniziato a chiamare per nome l'ungulato. La presenza a valle di Ciccio aveva già costretto i forestali a intervenire lo scorso settembre: in quell'occasione era stato intercettato tra le vie di Casteons di Paluzza dove era stato liberato da una catena di recinzione rimasta impigliata tra le sue corna. Era stato poi portato sul monte Coglians, nei pressi del rifugio Marinelli, in una zona dove è preclusa l'attività venatoria. Nonostante l'imprevisto però, complice anche la scarsità di cibo, le scorribande non erano terminate e in autunno Ciccio era tornato a farsi vivo a valle.

Tiziano Gualtieri
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Il Gazzettino