SUGLI ALTRI CAMPI (a.m.) Otto giorni fa allo stadio Euganeo il divieto di introdurre

SUGLI ALTRI CAMPI (a.m.) Otto giorni fa allo stadio Euganeo il divieto di introdurre
SUGLI ALTRI CAMPI(a.m.) Otto giorni fa allo stadio Euganeo il divieto di introdurre una bandiera con il leone di San Marco portata da un ragazzino accompagnato dalla mamma in...

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(a.m.) Otto giorni fa allo stadio Euganeo il divieto di introdurre una bandiera con il leone di San Marco portata da un ragazzino accompagnato dalla mamma in quanto ritenuta non in linea con le normative in vigore, con tutte le polemiche che ne sono seguite. Ieri pomeriggio, a trenta chilometri di distanza, la curva occupata dagli ultras del Vicenza letteralmente invasa dallo stesso vessillo che sventolava senza alcun impedimento. Più che dai tifosi biancoscudati, che comunque la sera prima allo stadio di Salò avevano a loro volta esposto una bandiera con il leone alato, la risposta più eclatante al discusso provvedimento voluto dal questore di Padova è arrivato dagli odiati rivali biancorossi che evidentemente non hanno ricevuto alcun divieto. È vero che tra i due eventi c'è stata l'acqua alta record a Venezia e che in questi giorni i messaggi di vicinanza alla città di San Marco sono arrivati in tutte le possibili forme e da tutta Italia, ma le bandiere allo stadio Menti sanno più di provocazione legata a quanto successo all'Euganeo dato che un segnale di solidarietà sarebbe potuto arrivare anche con un semplice striscione come quello esposto sabato dai ragazzi della Tribuna Fattori in cui c'era scritto Venezia...forsa. A Vicenza, dove i giocatori sono entrati in campo con una maglietta che raffigurava Venezia, lo striscione è stato invece esibito per ricordare i tre pompieri morti in Piemonte.

Sul campo la squadra allenata da Di Carlo ha stretto d'assedio il Ravenna, ha rischiato nel primo tempo di andare sotto, per poi colpire a venti minuti dalla fine con un tiro dal limite di Cappelletti, all'ombra del Santo preso di mira dai tifosi e in terra berica sempre più un punto fermo. Il Vicenza si porta così a +4 sul Padova e domenica è atteso ancora da un turno in casa con il non irresistibile Fano, ma poi dovrà fare i conti con il Sudtirol, secondo a una lunghezza dopo il successo di ieri per 3-0 sulla Sambenedettese (a segno Casiraghi, Mazzocchi e Morosini su rigore), e con la Feralpisalò che nelle ultime sette partite ha conquistato 19 punti.

Intanto i biancoscudati vengono sorpassati dalla Reggiana che sale a quota 30 dopo avere vinto di rimonta nel finale grazie a Marchi e Kargbo sulla Vis Pesaro, passata in vantaggio con un autogol di Favale, e sono agganciati dal Carpi che supera per 4-0 la Fermana (doppietta di Biasci, Saric e autogol di Bellini). Resta in scia delle prime il Piacenza che espugna per 4-2 il campo di Fano grazie alla marcature di Corradi Pergreffi, Marotta e Paponi (per i locali a segno Kanis e Parlati). In coda tre punti pesanti in trasferta per l'Arzignano contro il Rimini, prossimo avversario del Padova (Bonalumi e Rocco), e per il Cesena a Gubbio (Butic su rigore e Russini). Il Modena piega infine nel finale la resistenza della Virtus Verona con rete di Duca. Rinviata per il maltempo Imolese-Triestina.
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Il Gazzettino