Striscioni e slogan pro-ambiente davanti a tre licei

Striscioni e slogan pro-ambiente davanti a tre licei
L'INIZIATIVAPADOVA La Rete degli studebnti medi ha scelto il primo giorno di scuola per mettere in atto manifestazioni di sensibilizzazione verso il cambiamento climatico. E per...

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L'INIZIATIVA
PADOVA La Rete degli studebnti medi ha scelto il primo giorno di scuola per mettere in atto manifestazioni di sensibilizzazione verso il cambiamento climatico. E per questo i giovani aderenti al movimento si sono dati appuntamento di fronte ai licei Cornaro, Tito Livio e Amedeo di Savoia Duca D'Aosta.

«Questo è un primo giorno di scuola all'insegna della lotta al cambiamento climatico ed al riscaldamento globale, riprendendo le tematiche dello scorso anno che hanno visto manifestare migliaia di ragazzi - ha spiegato il coordinatore cittadino della Rete Marco Nimis - Si tratta di un messaggio molto importante e per questo abbiamo deciso di avviare la sensibilizzazione fin dal primo giorno».
Gli studenti hanno quindi steso striscioni sui quali hanno riportato i dati salienti del cambiamento climatico, poi si sono rivolti ai loro compagni di scuola ricordando quello che dovrebbe essere lo scenario geografico italiano nel 2100: le coste, in particolare della Romagna e del Veneto, compresa la città di Venezia, scompariranno sotto le acque del mare, che si saranno innalzate in seguito dallo scioglimento dei ghiacciai, già in atto.
«Abbiamo voluto raccontare cosa accadrà, indossando maschera subacquea e boccaglio, proprio per far capire che anche le scuole, che ora frequentiamo, in circa ottant'anni anni saranno sommerse se non si interverrà per invertire quanto sta accadendo, perché questa è una vera emergenza. Si prevede infatti che nel 2100, se non si interverrà, saranno ben 385 i chilometri di costa italiana che verranno sommersi - ha continuato il coordinatore - Vogliamo far comprendere che ognuno di noi può fare qualcosa. Durante l'anno intendiamo così mettere in pratica azioni concrete, anche tramite il consiglio d'istituto, come ad esempio ridurre fino ad azzerare il consumo della plastica. La lotta deve essere fatta con azioni concrete e tutti possono contribuire da subito - ha detto Nimis - ma in prospettiva quello che si deve mettere in discussione è il sistema economico attuale che guarda solo al mero profitto e per questo vende il nostro futuro».
L'azione di sensibilizzazione è stata ripetuta per ogni ingresso delle classi, poichè ieri gli orari di inizio delle lezioni sono stati differenti.
«Si tratta di un grande impegno, perché non tutti si dimostrano sensibili verso questi temi - ha aggiunto Camilla Gesualdi, del coordinamento della Rete - Ma più persone riusciamo a raggiungere, spiegando che c'è in ballo il nostro futuro, più ampia è la possibilità di cambiare».
Nel pomeriggio la Rete degli studenti ha organizzato poi un'assemblea pubblica in Prato della Valle, per approfondire le tematiche del cambiamento climatico e invitando ogni studente a portare con sè la plastica utilizzata a scuola durante la mattinata di lezione, «per mettere in evidenza lo spreco giornaliero che incide pesantemente sul clima».

Una prima iniziativa, quella di ieri, che sarà seguita il prossimo 27 settembre da una mobilitazione lanciata dal movimento Fridays For Future.
Luisa Morbiato
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino