Strappo nell'Udc, Scibelli e Fortuna con Casson

Strappo nell'Udc, Scibelli e Fortuna con Casson
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(m.fus.) Troppi soldi spesi per manifesti e sedi elettorali. Per non parlare degli alleati (ufficiali come Forza Italia e presunti come la Lega Nord) assolutamente «non compatibili» con i loro valori. È per questo che una parte dell'Udc lascia il partito e prende le distanze da Luigi Brugnaro. E aderisce a un nuovo progetto politico che a Venezia punta a rappresentare l'area moderata e cattolica della coalizione di centrosinistra. Ad annunciarlo è l'ormai ex segretario comunale dell'Udc Michele Scibelli, insieme all'ex procuratore generale di Venezia Ennio Fortuna e al segretario di Campalto, Gennaro D'Ambrosi. Sono loro i primi che lasciano il partito per aderire a «Democrazia solidale» del gruppo parlamentare guidato da Lorenzo Dellai, ieri a Mestre per annunciare il sostegno a Felice Casson. «Siamo offesi dagli sprechi della campagna elettorale di Brugnaro» commenta Scibelli, che parla della nuova sede del candidato come di «un enorme centro estetico». Da Casson invece si sentono rappresentati: «Lo riconosciamo come candidato sindaco e ci ha dato garanzie sul programma. E ora faremo appello ai parroci delle singole parrocchie e a tutto quel mondo cattolico e laico che aiuta veramente le persone».

Ennio Fortuna ha sempre sostenuto di non poter aderire a una coalizione con Forza Italia e Lega Nord: «L'accordo era che l'Udc facesse un'alleanza con il centrosinistra. Quindi non sono io a essermene andato dal partito, ma l'Udc di Bergamo ad avere cambiato i programmi». E lo stesso faranno in Regione, dove con «Democrazia solidale» nel logo, puntano a fare una lista a sostegno della Moretti. In rappresentanza del candidato sindaco c'era Giovanni Pelizzato della Toletta: «Il nostro progetto ha più a che fare col dialogo che con gli steccati. Ben venga quindi la decisione coraggiosa di Michele Scibelli e di quanti lo seguiranno nell'alleanza di centro sinistra». Con loro anche Teodoro Di Stefano di Alleanza di Centro, pronto ad appoggiare Casson. «Lavoreremo insieme ad altre forze d'ispirazione moderata e cattolica - spiega Di Stefano - come già accade col governo Renzi».

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Il Gazzettino