Quando la terra ha tremato e tutto il mondo ha cominciato a oscillare senza senso, si trovava fortunatamente all'aperto, davanti la stazione delle corriere di Puebla. Nicola...
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Ha potuto toccare con mano gli effetti del terrificante terremoto che ha devastato città intere, a cominciare proprio da Puebla e Atlixco, a una trentina di chilometri dall'epicentro. Ha visto monumenti palazzi crollare, compreso quello dove viveva. In pochi minuti è andato in briciole anche il suo futuro in Messico: fa il musicista e cantante, ma con tanta distruzione difficilmente ci sarà ancora lavoro in questo settore. Almeno non a breve. Il suo desiderio è quindi quello di tornare in Italia, a Treviso. Ma non è semplice.
«Sto bene - racconta - adesso sto cercando di partire, ma non so se nei prossimi giorni ci saranno voli regolari. Sono però riuscito a mettere da parte le mie cose: non avendo più un posto me le tiene una signora che mi ospita. Vedrò come riprenderle più avanti. I danni maggiori si sono verificati proprio dove vivo, a Puebla invece sono rimasti danneggiati più che altro gli edifici religiosi. Purtroppo il centro storico di Atlixco, patrimonio culturale dell'umanità, è in parte è da demolire».
Il Messico si è rimboccato le maniche per ricostruire: «Qui la solidarietà umana è incredibile. Mi hanno offerto ospitalità, mi hanno aiutato a recuperare le mie cose e mi hanno offerto lavoro in differenti luoghi. Poi ci sono i giovani e giovanissimi che aiutano liberando le strade dei calcinacci, offrendo da mangiare e bere, mettendosi a disposizione per le emergenze sanitarie. Mai avevo visto tanta umanità. I messicani, in queste situazioni, hanno un grande senso comune. Si danno da fare tutti».
Pezzella intanto si sta adoperando per organizzare il viaggio di ritorno. Non è semplice: martedì e mercoledì non è stato nemmeno possibile lasciare Atlixco. A ieri i voli dall'aeroporto di Città del Messico non erano ancora stati del tutto ripristinati. E per uno straniero residente in Messico il problema è anche un altro: «Qui , se sei uno straniero residente, c'è da fare il permesso di uscita, ma gli uffici immigrazione non stanno lavorando». E questo non facilita le cose.
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Il Gazzettino