«Sto bene, ma il centro della città è distrutto»

«Sto bene, ma il centro della città è distrutto»
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Quando la terra ha tremato e tutto il mondo ha cominciato a oscillare senza senso, si trovava fortunatamente all'aperto, davanti la stazione delle corriere di Puebla. Nicola Pezzella, 49 anni, trevigiano da anni trapiantato in Messico, ad Atlixco, non si dimenticherà tanto facilmente di questi giorni.

Ha potuto toccare con mano gli effetti del terrificante terremoto che ha devastato città intere, a cominciare proprio da Puebla e Atlixco, a una trentina di chilometri dall'epicentro. Ha visto monumenti palazzi crollare, compreso quello dove viveva. In pochi minuti è andato in briciole anche il suo futuro in Messico: fa il musicista e cantante, ma con tanta distruzione difficilmente ci sarà ancora lavoro in questo settore. Almeno non a breve. Il suo desiderio è quindi quello di tornare in Italia, a Treviso. Ma non è semplice.
«Sto bene - racconta - adesso sto cercando di partire, ma non so se nei prossimi giorni ci saranno voli regolari. Sono però riuscito a mettere da parte le mie cose: non avendo più un posto me le tiene una signora che mi ospita. Vedrò come riprenderle più avanti. I danni maggiori si sono verificati proprio dove vivo, a Puebla invece sono rimasti danneggiati più che altro gli edifici religiosi. Purtroppo il centro storico di Atlixco, patrimonio culturale dell'umanità, è in parte è da demolire».
Il Messico si è rimboccato le maniche per ricostruire: «Qui la solidarietà umana è incredibile. Mi hanno offerto ospitalità, mi hanno aiutato a recuperare le mie cose e mi hanno offerto lavoro in differenti luoghi. Poi ci sono i giovani e giovanissimi che aiutano liberando le strade dei calcinacci, offrendo da mangiare e bere, mettendosi a disposizione per le emergenze sanitarie. Mai avevo visto tanta umanità. I messicani, in queste situazioni, hanno un grande senso comune. Si danno da fare tutti».

Pezzella intanto si sta adoperando per organizzare il viaggio di ritorno. Non è semplice: martedì e mercoledì non è stato nemmeno possibile lasciare Atlixco. A ieri i voli dall'aeroporto di Città del Messico non erano ancora stati del tutto ripristinati. E per uno straniero residente in Messico il problema è anche un altro: «Qui , se sei uno straniero residente, c'è da fare il permesso di uscita, ma gli uffici immigrazione non stanno lavorando». E questo non facilita le cose.
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Il Gazzettino