AUTOROMA Parte da Melfi la rivoluzione Stellantis. Nello stabilimento lucano non ci saranno più due linee di produzione, ma una superlinea che al 2024 sfornerà 4 vetture...
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ROMA Parte da Melfi la rivoluzione Stellantis. Nello stabilimento lucano non ci saranno più due linee di produzione, ma una superlinea che al 2024 sfornerà 4 vetture elettriche di segmento medio con capacità massima dell'impianto intorno alle 400mila vetture l'anno, più o meno quindi quella attuale. Lo ha annunciato l'azienda durante l'incontro che si è tenuto ieri al Ministero dello sviluppo Economico con i sindacati, presenti il padrone di casa Giancarlo Giorgetti e il ministro del Lavoro Andrea Orlando. Il gruppo - secondo quanto riferito da Giorgetti - ha confermato il ruolo chiave dell'Italia e il piano di investimenti di 5 miliardi. «Una sfida impegnativa» ha commentato il ministro che «tutti, governo e parti sociali, condividiamo». Il piano prevede la partenza dei lavori in tempi stretti, già da agosto, così da fare di Melfi la prima delle quattro piattaforme annunciate dal gruppo. Nel pacchetto c'è anche la previsione di una linea per l'assemblaggio delle batterie prima del 2024. Nessuna decisione invece sulla localizzazione della terza gigafactory del gruppo: il governo spinge affinché sia in Italia. L'incontro è stato giudicato positivamente dai sindacati. Anche se non mancano timori sull'organico di Melfi: «Non accetteremo esuberi» avvertono. E anche il governo non considera dissipate tutte le preoccupazioni, soprattutto per la fase di transizione «in cui alcune filiere saranno privilegiate e altre messe a rischio. È importante che ci siano garanzie sull'occupazione e che non ci siano brutte sorprese» ha detto Giorgetti.
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Il Gazzettino