SPILIMBERGO Nadia Poletto da pochi giorni ha ricevuto la nomina a dirigente reggente

SPILIMBERGO Nadia Poletto da pochi giorni ha ricevuto la nomina a dirigente reggente
SPILIMBERGONadia Poletto da pochi giorni ha ricevuto la nomina a dirigente reggente dell'Istituto comprensivo di Spilimbergo. Un incarico che si somma a quello analogo a Sacile e...

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SPILIMBERGO
Nadia Poletto da pochi giorni ha ricevuto la nomina a dirigente reggente dell'Istituto comprensivo di Spilimbergo. Un incarico che si somma a quello analogo a Sacile e che la porta a dover gestire 2.400 alunni in 14 plessi diversi, con 250 dipendenti complessivi. Per il tramite dell'ex presidente del Consiglio di istituto Paola Guzzoni ha fatto pervenire alla città un appello alla massima collaborazione. «La comunicazione della nomina mi è giunta nella giornata di allerta per maltempo e non posso non pensare alle tempeste che si abbattono sulla scuola in questi tempi - è l'esordio della Poletto - Il cambio di dirigente, oltretutto reggente, in questa delicata fase di avvio dell'anno scolastico, crea alla scuola diverse difficoltà a più livelli. La scuola ha bisogno di un pensiero e pratiche condivise che si costruiscono nel tempo, fra e con i diversi attori, attraverso il confronto, il paziente lavoro in comune, il patrimonio di esperienze, la memoria e la proiezione futura - è l'auspicio della preside - Un Istituto è molto di più di ciò che appare dai documenti ufficiali: la comprensione delle sfide innovative di questo tempo, la riflessione sul ruolo della conoscenza e dei saperi come strumenti di cittadinanza e come queste possano tradursi ed essere interpretate nel contesto, è uno dei compiti a cui siamo chiamati, ripensando il contesto organizzativo e, soprattutto, innovando il cuore della scuola, l'insegnamento apprendimento, gli strumenti, i metodi, le strategie per il successo formativo. Un'altra sfida riguarda la condivisione della responsabilità educativa con tutti coloro che nel territorio operano, portando all'esterno la nostra ricchezza, la capacità di costruire relazioni, la convivenza delle diversità, tessendo fili di fiducia attraverso il dialogo e la reciprocità - fa sapere Poletto - Entrare in corsa significa non avere il tempo per conoscere, dover agire sull'emergenza. Per questo avrò bisogno di tutti voi, insegnanti, personale di segreteria, collaboratori scolastici; avrò bisogno del vostro impegno, delle vostre conoscenze, del vostro contributo. Ne hanno bisogno le alunne e gli alunni e le loro famiglie - conclude - ne ha bisogno la scuola tutta. Così sarà possibile dare continuità ai percorsi, proseguire nella riflessione verso il miglioramento, superare le inevitabili difficoltà e i limiti della reggenza. Da parte mia la disponibilità a fare e dare tutto ciò che è nelle mie possibilità nell'affrontare questo impegno, convinta che la scuola trovi al suo interno l'orgoglio per l'insostituibile compito che è chiamata ad assolvere nella comunità».

Lorenzo Padovan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino