Spacciatore in fuga incastrato da un anziano

Spacciatore in fuga incastrato da un anziano
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IL CASO
PADOVA Si chiama Flash Odon e, come il supereroe della Marvel quasi suo omonimo, corre come un missile. Così forte che ieri ha dato del filo da torcere agli agenti delle Volanti che volevano controllarlo dopo averlo incrociato in piazza De Gasperi. I poliziotti hanno notato questo ragazzone nigeriano di 26 anni che quando li ha visti si è irrigidito. Quando gli agenti gli sono andati incontro, lo straniero, regolarmente domiciliato in provincia di Ragusa grazie a un permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari, ma da tempo ormai nella città del Santo, ha iniziato a correre come un disperato per un bel pezzo, percorrendo tutta via Bixio come un centometrista alle olimpiadi, finchè i poliziotti l'hanno perso di vista. Ce l'aveva quasi fatta a farla franca, non fosse stato per un anziano che abitava da quelle parti che prima ha visto il nigeriano nascondersi all'interno di una proprietà privata scavalcando il cancello d'ingresso e poi gli agenti che, ancora col fiatone, stavano cercando qualcuno. Il residente ha quindi indicato il posto dove il 26enne aveva cercato rifugio, mettendosi, in realtà, in trappola da solo: i poliziotti sono quindi entrati e l'hanno bloccato.

In effetti Flash Odon aveva un buon motivo per cercare di fuggire: sotto il giubbotto nascondeva due panetti di droga, per un totale di più di 400 grammi di marijuana, pronti da dividere in dosi e poi da vendere sulla piazza di Padova, come già aveva fatto in passato quando era stato arrestato già per spaccio di stupefacenti.

Il ragazzo è arrivato in Italia nel 2015 su un barcone insieme a numerosi altri migranti disperati in cerca di una vita migliore in Italia. Ed era riuscito a dimostrare di aver avuto un buon motivo di essere scappato dal suo Paese natale, visto che seppur non avesse ottenuto lo status di rifugiato, gli era stato concesso un permesso di soggiorno per motivi umanitari. Forse però l'Italia non era il Bengodi che si era immaginato quando si è imbarcato su una carretta del mare per aver attraversare il Mediterraneo. Così invece di continuare a cercare un lavoro, si è buttato sullo spaccio di droga che l'ha portato a finire in carcere al Due Palazzi, come disposto durante la convalida dell'arresto dal Gip.
Marina Lucchin
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Il Gazzettino