Sono atterrati a Bagram in pieno fronte di guerra

Aerei militari che si levano in volo nel cuore della notte (fra le 3 e le 4) hanno più il sentore della guerra che non di normale attività addestrativa. E infatti i...

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Aerei militari che si levano in volo nel cuore della notte (fra le 3 e le 4) hanno più il sentore della guerra che non di normale attività addestrativa. E infatti i cacciabombardieri americani F-16 decollati da Aviano nelle nottate di martedì e giovedì hanno intrapreso un lungo volo di trasferimento che li ha poi visti atterrare in Medio Oriente, precisamente nella Base afgana di Bagram, in pieno fronte di guerra. Da questo aeroscalo vengono condotte operazioni di antiterrorismo nel contesto di quella inesauribile missione interalleata scaturita all'indomani degli attacchi dell'11 settembre 2001. Il reparto prescelto su base rotazionale (per un dispiegamento che durerà sei mesi) è ora il 555° Fighter Squadron Triple Nickel di Aviano, ovvero uno dei due gruppi di cacciabombardieri (l'altro è il 510° Buzzards, le Poiane) di stanza all'aeroporto pedemontano Pagliano e Gori, entrambi alle direttive del 31esimo Fighter Wing dell'Usaf. A Bagram, i Nickels si alternano ad altri reparti statunitensi, ed erano già stati qui distaccati nel 2015 per analoghe operazioni. Curioso notare come la vigilia della loro partenza a inizio settimana sia stata per così dire sottolineata da un pesante attacco goliardico a opera dei cugini di reparto. Alla Base di Aviano, 555° e 510° sono localizzati su due distinte aree recintate, ai lati del fondo pista. Ebbene, nottetempo alcuni esponenti delle Poiane avrebbero violato il recinto dei rivali e imbrattato con vernice viola (il colore che contraddistingue il 510°) muri, suppellettili e piazzole, sovrapponendo tale tinta al verde che invece contrassegna lo Squadron dei Nickels. La rivalità fra i due gruppi è assodata da tempo, ma quest'ultima marachella è considerata una vera e propria onta, che con ogni probabilità sarà prossimamente vendicata ad hoc. Ufficiali superiori permettendo, beninteso.

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Il Gazzettino