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PADOVA Lo avevano chiesto a gran voce nei giorni infuocati seguiti all'incidente di domenica 13 maggio, quando su quattro operai delle Acciaierie Venete di riviera Francia, si erano rovesciati gli schizzi di acciaio fuso e una bolla di calore dovuti alla caduta a terra di una siviera con all'interno novanta tonnellate di acciaio incandescente, che sono costate la vita all'operaio quarantenne Sergiu Todita, mentre altri due lavoratori lottano con la morte. Oggi quell'incontro con il prefetto di Padova Renato Franceschelli, si farà. Con tanto di sit-in sotto le finestre di palazzo Santo Stefano a partire dalle 16 di oggi. A salire a colloquio con il prefetto saranno i delegati di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm, uniti nell'unico tentativo di richiedere maggiori sicurezze sul lavoro, per cui verrà chiesto un tavolo di lavoro a livello provinciale (in Regione è già stato aperto) e tenere viva l'attenzione mediatica e istituzionale sulla necessità di un lavoro sicuro e garantito per tutti. Secondo i sindacati i soggetti che dovranno essere coinvolti a tempo indeterminato a questo tavolo di crisi, oltre alle istituzioni, sono tutte le imprese e lo Spisal. «Per noi - dichiarano i sindacati - questo sarà un tavolo operativo per verificare le condizioni di lavoro nelle varie aziende. I temi fondamentali che siamo intenzionati a portare alla luce e a discutere in maniera continuativa sono il grado di investimenti per la formazione nelle aziende, le problematiche del lavoro in appalto, l'occupazione e la precarietà».
N.M.
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Il Gazzettino