Servizi sociali ancora al freddo, si cerca una soluzione

I dipendenti dei servizi sociali continuano a lavorare a freddo e al gelo. Al giubbotto e ai guanti, da ieri mattina, hanno aggiunto la stufetta elettrica per affrontare queste...

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I dipendenti dei servizi sociali continuano a lavorare a freddo e al gelo. Al giubbotto e ai guanti, da ieri mattina, hanno aggiunto la stufetta elettrica per affrontare queste rigide giornate. La rottura dell'impianto di riscaldamento della sede dei servizi sociali del Comune sta mettendo a repentaglio la serenità del personale dipendente. Con i denti che battono dal freddo, si devono adeguare alla temperatura, perché non esiste altra soluzione che attendere il parare degli operai specializzati. A riferirlo è l'assessore Patrizia Borile, che ha il suo ufficio proprio in quello stabile. «Stanno cercando la soluzione, ma ci vuole tempo. Ci stiamo ragionando e speriamo che riescano a risolvere presto», è la risposta laconica di Borile. Non sarebbe colpa del Comune, piuttosto dell'amministratore del palazzo che Palazzo Nodari ha già contattato minacciando il blocco del pagamento dell'affitto. Nel contempo i 20 lavoratori del piano terra lo scorso fine settimana erano stati smistati tra i vari uffici, ma stamattina, con il turno breve, hanno riutilizzato le proprie postazioni di lavoro. I dirigenti competenti si stanno mobilitando per tamponare il problema. La temperatura rilevata nei giorni scorsi è di 12 gradi, quando la normativa prevede sia tra i 19 e i 24 gradi in base alle dimensioni delle stanze e del sistema di aerazione.

A.Luc.

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Il Gazzettino