Scoppia l'incendio alla Nuova Amit: pompieri al lavoro per quasi 12 ore

Scoppia l'incendio alla Nuova Amit: pompieri al lavoro per quasi 12 ore
CA' BIANCAROVIGO Questa volta è il fuoco a creare nuovi problemi alla Nuova Amit, che non sta certo attraversando uno dei momenti più felici della propria storia. Nella tarda...

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CA' BIANCA
ROVIGO Questa volta è il fuoco a creare nuovi problemi alla Nuova Amit, che non sta certo attraversando uno dei momenti più felici della propria storia. Nella tarda serata di domenica, infatti, attorno alle 23, un incendio è divampato in una delle zone di raccolta dei rifiuti dell'impianto di recupero delle frazioni organiche selezionate per la produzione di compost e di stoccaggio e condizionamento di fanghi da impianti di depurazione civili e agroalimentari per lo spandimento in agricoltura che sorge in via Curtatone, in località Ca' Bianca, a Boara Polesine.

12 ORE DI INTERVENTO
L'intervento dei vigili del fuoco è durato fino quasi alle 10 di ieri mattina. Non tanto per lo spegnimento dell'incendio in sé, di fatto, non particolarmente problematico, quanto per il fatto che trattandosi di una vera e propria montagna di scarti di varia natura, raccolti per la produzione di compost, il tutto è stato smassato e bagnato in modo da scongiurare la presenza di focolai che potessero in un secondo momento riattizzare le fiamme. Non solo, ma anche una volta completate le operazioni si spegnimento, sono state compiute attente verifiche per capire bene quale possa essere stata la causa dell'incendio. Al momento nessuna ipotesi sembra essere scartata e, anche se dai primi elementi raccolti sembra si possa essere trattato di autocombustione dovuta alla presenza di elementi infiammabili, non può non essere attentamente vagliata anche l'ipotesi che dietro a tutto vi possa essere un gesto doloso. Fortunatamente la combustione non ha avuto ripercussioni dal punto di vista della salubrità ambientale, non essendo stati rilevati valori tali da provocare allarme.
IN LIQUIDAZIONE
Per quanto riguarda la situazione della Nuova Amit, oggi in liquidazione, nei giorni scorsi ha dovuto far fronte alla diffida della Provincia. Nella determina del 7 febbraio scorso, infatti, si faceva presente come la ditta avesse comunicato «la sospensione temporanea delle attività in quanto non viene garantita la fornitura di energia elettrica necessaria per le operazioni di gestione ordinaria ed il funzionamento dei presidi ambientali». Un aspetto che, alla luce dell'attenzione particolarmente alta in questi ultimi mesi in tema di fanghi e rifiuti, aveva creato una certa preoccupazione. Anche perché l'Arpav aveva eseguito un sopralluogo indicando una serie di criticità prodotte proprio dalla sospensione della fornitura di energia elettrica, che aveva portato al blocco dei sistemi di rivoltamento dei rifiuti e dei sistemi di aspirazione e trattamento dell'aria esausta. Il tutto mentre, si sottolineava, «il capannone C della sezione Bio2, presenta le vasche e le corsie di stoccaggio/lavorazione completamente sature di rifiuti, fanghi, Forsu (la frazione organica dei rifiuti solidi urbani, ndr) e rifiuti ligneo/cellulosici».
AZIENDA IN SICUREZZA

Tuttavia, già prima del 10 febbraio, aveva rimarcato Barbara Nino, liquidatore unico e legale rappresentante della Nuova Amit, «l'energia elettrica è stata ripristinata e, pertanto, è stata garantita la piena funzionalità dell'impianto».
Francesco Campi
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Il Gazzettino