San Camillo La trattativa riprende quota

San Camillo La trattativa riprende quota
LIDOSi sblocca la trattativa per l'acquisto dell'ospedale San Camillo da parte di Villa Salus. A dare questo indizio è stata una telefonata tra l'assessore alla Coesione sociale,...

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LIDO
Si sblocca la trattativa per l'acquisto dell'ospedale San Camillo da parte di Villa Salus. A dare questo indizio è stata una telefonata tra l'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini, e il direttore generale di Villa Salus Mario Bassano. Venturini ha chiamato preoccupato dalle voci di una possibile rottura della trattativa e, nel tentativo di sbloccare la partita, ha ribadito la disponibilità di Ca' Farsetti di farsi promotore di un nuovo incontro con il prefetto. Durante l'ultimo incontro in Prefettura, infatti, era stata dichiarata la volontà di chiudere l'acquisto entro giugno. Bassano ha rassicurato l'assessore: la trattativa è ripartita e potrebbe chiudersi a breve. Confermato anche l'interesse delle Suore Mantellate all'acquisto, attraverso un fondo.

VIA LIBERA DAL VATICANO
Dunque la trattativa non si era bloccata per mancanza di risorse economiche da parte dell'acquirente. Dopo il via libera del Vaticano, i Camilliani hanno ribadito la loro intenzione a cedere e a lasciare il San Camillo, in presenza di una offerta valida che porti avanti la struttura sanitaria secondo il carisma di San Camillo de Lellis, anche se da un altro ordine religioso. Dunque tutti i tasselli sembrano collimare verso una vendita più vicina rispetto ad alcune settimane fa. In queste settimane i Camilliani hanno risolto alcuni problemi burocratici e catastali, sono stati affrontati alcuni dibattiti interni e ora tutto sembra chiarito. Anche la scelta di dare il via ai lavori strutturali per il mantenimento dell'Irccs con un investimento importante di cinque milioni di euro va letta in questa direzione. Ora ci si attende che la trattativa riparta a ritmo serrato e che si arrivi a una quadra. Entro ottobre dovrebbe arrivare anche la nomina del nuovo direttore scientifico, figura indispensabile, che attualmente è ricoperta ad interim dal direttore generale dottor Francesco Pietrobon. Occorre ora dare la svolta decisiva alla trattativa, altrimenti, come reso noto dal sindacalista della Cgil Daniele Giordano, altri ritardi potrebbero essere pagati in modo salato. In questa situazione di incertezza, in ambienti regionali, ha ripreso corpo anche l'idea di trasferire il San Camillo, spostando il Centro di ricerca a Padova e l'ospedale riabilitativo a Dolo. Questa idea però ha ricevuto l'altolà del governatore Veneto, Luca Zaia. Ma è chiaro che senza programmi certi, da parte della proprietà, qualsiasi essa sia, l'ipotesi potrebbe tornare presto dietro l'angolo.

Lorenzo Mayer
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino