SALVAGUARDIA VENEZIA La Basilica di San Marco come Venezia: «bellissima,

SALVAGUARDIA VENEZIA La Basilica di San Marco come Venezia: «bellissima,
SALVAGUARDIAVENEZIA La Basilica di San Marco come Venezia: «bellissima, fragilissima e duramente flagellata non solo da questa pandemia ma anche dall'Aqua Granda del novembre...

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SALVAGUARDIA
VENEZIA La Basilica di San Marco come Venezia: «bellissima, fragilissima e duramente flagellata non solo da questa pandemia ma anche dall'Aqua Granda del novembre 2019». E ancora, Basilica e Piazza, «sfregiate dal salso e dalle periodiche alte maree almeno sino a quando, speriamo presto, non saranno prese e realizzate decisioni veramente e definitivamente risolutive». Così il patriarca Francesco Moraglia nel chiudere il convegno costruito attorno alla presentazione del quindicesimo Quaderno della Procuratoria. Impossibile, in un'occasione tale, non lanciare l'ennesimo appello per la salvaguardia di quella chiesa che il mondo chiama «d'oro».

E alla domanda su quando succederà che San Marco sarà in sicurezza, la risposta di monsignor Moraglia è netta: «Mi hanno garantito entro novembre» dice, riportando parole di chi ha in mano l'intera partita ella barriera di lastre in vetro che correrà all'esterno di San Marco, dove oggi ci sono le transenne che tengono lontani i turisti.
LA RASSICURAZIONE
«Ho incontrato chi in qualche modo dovrebbe gestire, anche istituzionalmente, questi lavori - spiega Moraglia - e ho fatto presente come ottobre e novembre siano per noi mesi fortemente a rischio nei quali, negli ultimi due anni, sono stati danneggiati profondamente la Basilica, la Piazza e gli esercizi commerciali che si affacciano su essa. Mi è stato garantito che si provvederà in tempi brevi e questo anche di fronte alle mie manifestazioni di dubbio per la tempistica». I lavori non sono ancora iniziati anche se pare che per bruciare le tappe il Provveditorato ha previsto un cantiere veloce, con una doppia squadra di operai al lavoro contemporaneamente per completare i lavori in 90 giorni.
Quello da cui non si può prescindere, e anche questo è stato evidenziato dal patriarca nel suo incontro, è che le barriere in vetro, dal costo di 3,5 milioni, «devono essere un intervento temporaneo - aggiunge Moraglia - ma necessario proprio per far diventare definitivi gli altri interventi» sull'insula di San Marco. «Pur temporanee, le barriere sono interventi essenziali perché due o tre anni di Aqua Granda possono essere letali». Tutto bene quindi? Non resta che vedere: «Ho avuto delle garanzie anche perché nel colloquio che abbiamo avuto mi dimostravo un po' dubbioso sulla tempistica circa il progetto e la realizzazione dello stesso», ha chiosato il patriarca che nel suo discorso ha dedicato un accenno alla decisione di rendere a pagamento per tutti l'accesso alla Basilica, fatto salvo che per le celebrazioni e la preghiera. «Un piccolo ma necessario sacrificio per contribuire tutti alla salvaguardia di una Basilica di tutti» lo ha definito.
«ORA ACCELERARE»

Girate al primo procuratore, Carlo Alberto Tesserin, le rassicurazioni date al patriarca suonano non tanto nuove. La speranza è di un esito diverso: «Riceviamo tante assicurazioni e siamo convinti che chi ce le dà lo faccia in buona fede - la premessa di Tesserin - purtroppo dobbiamo constatare che un periodo di attesa così lungo non trova pari al mondo. Dalla prima acqua alta del 28 ottobre 2018 sono passati più di 900 giornate, poi c'è stata Se non acceleriamo in maniera che sia fatta prima del prossimo inverno, rischiamo davvero che la Basilica subisca danni irreparabili».
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino