Salgono a 450 le richieste di Cig presentate dalle aziende polesane

Salgono a 450 le richieste di Cig presentate dalle aziende polesane
Salgano a 450 le domande di cassa integrazione ordinaria con la causale Covid-19 in Polesine. In poco più di tre giorni, sono aumentate di 100 unità, come precisa la direttrice...

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Salgano a 450 le domande di cassa integrazione ordinaria con la causale Covid-19 in Polesine. In poco più di tre giorni, sono aumentate di 100 unità, come precisa la direttrice dell'Inps rodigina, Roberta Carone (nella foto). Secondo i primi dati rilevati venerdì scorso sul territorio polesano 300 erano le richieste di cassa integrazione ordinaria e 100 per l'integrazione del fondo salariale. «Il portale e l'acquisizione in via telematica delle domande delle prestazioni del Decreto Cura Italia prosegue costantemente. - precisa Carone - A livello nazionale sono già pervenute 3.492.156 domande per circa 7 milioni di lavoratori. Attualmente, per la cassa integrazione e l'assegno ordinario è attiva la sola fase di presentazione della domanda». Il lavoro degli uffici polesani, alcuni anche in modalità smart-working, continua a pieno ritmo, tanto che è stato ampliato l'orario del centralino che risponde al numero 0425 391300, fino alle 16,30, per poter offrire tutte le informazioni sui provvedimenti di sostegno ai lavoratori previsti dal Governo.

LAVORO AUTONOMO

C'è poi il fronte dell'indennizzo di 600 euro per i lavoratori autonomi e le partite IVA, che, secondo alcune indicazioni nazionali dovrebbero arrivare nei conti dei lavoratori dal 15 aprile. «Relativamente agli attacchi di queste ore contro organi dell'Istituto rispondiamo con l'impegno a continuare gli sforzi straordinari al servizio dei cittadini e delle imprese, in questo momento di grave difficoltà per il Paese» ci tiene a precisare Carone. Il riferimento è al data breach, ossia la violazione dei dati personali di alcuni utenti, per cui Inps informa di aver notificato l'accaduto al Garante per la protezione dei dati personali e assicura che sta assumendo tutte le misure atte a porre rimedio alla situazione di rischio. Per questo è stata istituita una casella di posta elettronica violazionedatiGDPR@inps.it utilizzabile dai soggetti i cui dati siano stati interessati dalla violazione. Nelle scorse ore, la Polizia Postale è intervenuta per rendere noto che «cybertruffatori stanno facendo un massiccio invio di sms che contengono un falso messaggio dell'Inps simile al seguente: A seguito della sua richiesta accredito domanda COVID-19. Aggiorna i tuoi dati nel inps-ixxxxx.online».Cliccando sul link contenuto nel messaggio viene scaricato un file all'interno del quale si nasconde un malware che, installato sul cellulare, permette ai criminali di accedere al dispositivo ottenendone il controllo e di impossessarsi dei dati sensibili».
A.Spo.
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Il Gazzettino