Ritardi dei treni fino a 70 minuti la rivolta dei pendolari

Ritardi dei treni fino a 70 minuti la rivolta dei pendolari
TRENIUDINE «Stiamo facendo tutti gli accertamenti per verificare se e cosa non ha funzionato». Questa la risposta di Trenitalia dopo che il Comitato Pendolari Alto Friuli ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TRENI
UDINE «Stiamo facendo tutti gli accertamenti per verificare se e cosa non ha funzionato». Questa la risposta di Trenitalia dopo che il Comitato Pendolari Alto Friuli ha indirizzato una nota al direttore regionale Fvg Elisa Nannetti e alla direzione mobilità della Regione. Sotto accusa le informazioni che, secondo il Comitato, sarebbero «risultate carenti sia in stazione, sia a bordo treno». Ieri mattina, sulla linea Udine-Venezia, sono stati diversi i treni che hanno accumulato ritardi - in alcuni casi anche di oltre 70 minuti - a causa di un guasto a un convoglio merci a Lancenigo, in Veneto. «In questo caso i disagi non sono imputabili direttamente né a Trenitalia né a Rfi - si legge nella nota - tuttavia riteniamo necessaria una seria e puntuale analisi della situazione, visto che un semplice guasto a un treno merci ha di fatto mandato nel caos l'intera rete nella fascia di punta». Diverse le accuse: dai tempi di reazione considerati troppo lenti, un sistema informativo carente con indicazioni date in maniera intempestiva e tabelloni che riportavano ritardi che non corrispondevano alla realtà. Una situazione resa ancora più difficile, sempre secondo il Comitato, dal fatto che «a bordo treno i capitreno sono quasi sempre all'oscuro di quello che sta succedendo lungo la retea». I passeggeri sarebbero così lasciati alla regola aurea dell'arrangiarsi. Accuse che hanno un po' sorpreso sia Trenitalia sia Rfi che però si sono subito messe in moto per verificare le denunce presentate dal Comitato: «Purtroppo non sempre è facile riuscire a dare fin da subito informazioni esatte su ciò che accade anche perché bisogna prima capire qual è il guasto e cosa questo comporterà. È indubbio, però, che la nostra volontà è quella di fornire informazioni il più possibile accurate. Se ieri davvero questo non è successo, ci scusiamo con i passeggeri».

Tiziano Gualtieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino