LE REAZIONI UDINE Un nuovo tavolo, questa volta con i fornitori e i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
UDINE Un nuovo tavolo, questa volta con i fornitori e i creditori coinvolti dal fallimento di Shernon Holding, proprietaria di 55 negozi di Mercatone Uno (fra cui i tre friulani, di Reana, Sacile e Monfalcone, con una sessantina di dipendenti), che ha riguardato non solo i 1.800 lavoratori, ma anche la rete delle imprese che rifornivano di merce i punti vendita. Come ha fatto sapere l'assessore regionale Alessia Rosolen, «la Regione metterà in campo tutti gli strumenti a sua disposizione a supporto dell'azione ministeriale per garantire la continuità operativa dei punti vendita e la tutela dell'occupazione anche tramite interventi di politica attiva del lavoro». Rosolen ha ricordato l'esito del primo tavolo, convocato in tutta fretta lunedì al Mise, in cui il ministero ha garantito il suo impegno «per l'attivazione nell'immediato degli ammortizzatori sociali e per la ricerca di un nuovo acquirente, preferibilmente per l'intero gruppo di negozi. Sul piano tecnico, il Tribunale di Bologna dovrebbe pronunciarsi sulla retrocessione del compendio aziendale dalla Shernon, che consentirebbe la riapertura della procedura di amministrazione straordinaria e la possibilità di utilizzare nuovamente la cassa integrazione straordinaria, la quale dovrebbe retroagire dalla data di dichiarazione del fallimento». La scorsa estate Shernon Holding aveva rilevato 55 negozi in carico all'amministrazione straordinaria di Mercatone Uno, «tra cui quelli di Monfalcone, Sacile e Reana del Rojale, con la riapertura solo dei primi due. L'azienda ha però avuto difficoltà a rispettare i termini previsti per il subentro e il 10 aprile ha presentato al Tribunale di Milano domanda di concordato in bianco. A partire da novembre 2018 la società, a fronte di un fatturato di 63 milioni, ha subìto perdite che ad aprile hanno raggiunto i 15 milioni». La Regione «si impegnerà attivamente per individuare e supportare soluzione che permettano ai punti vendita di riaprire e ai dipendenti di tornare a lavorare».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino