Rapinatore armato, chiesto il giudizio

Rapinatore armato, chiesto il giudizio
PISTOLA IN FACCIA PADOVA Quel 19 agosto, armato di pistola, ha rapinato una donna mentre effettuava un prelievo allo sportello...

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PISTOLA IN FACCIA

PADOVA Quel 19 agosto, armato di pistola, ha rapinato una donna mentre effettuava un prelievo allo sportello bancomat della banca Unicredit di via Aspetti all'Arcella. Era sera e quando la vittima si è vista la canna del revolver in faccia, ha consegnato al foggiano Luigi Coatta di 52 anni la somma di 250 euro. Il sostituto procuratore Benedetto Roberti, titolare delle indagini, ha chiesto per il pugliese con un passato nella Sacra Corona Unita il giudizio immediato. Davanti al giudice Mariella Fino, Luigi Caotta, difeso dall'avvocato Simona Petullà, ha ammesso di essere il rapinatore. D'altro canto, le immagini e gli abiti trovati dai poliziotti non lasciano dubbi. Ma il pregiudicato si è anche difeso. Ha detto di essere malato, di non aver neanche un euro per mangiare e di essere in attesa del reddito di cittadinanza e del sostegno materiale da parte della Caritas. Ma non è riuscito a convincere il giudice. LuigiCaotta ha sulle spalle dodici condanne per fatti avvenuti tra il 1989 e il 2014. Condanne per furto, ricettazione, rapina, detenzione di armi, cessione di stupefacenti e partecipazione ad una associazione finalizzata allo spaccio. E dal 16 maggio scorso il cinquantaduenne è sottoposto all'affidamento in prova al servizio sociale. Ora è dietro alle sbarre del carcere Due Palazzi. Caotta era finito alla ribalta delle cronache locali anche per un episodio del tre novembre 2013 accaduto in via Ammannati sempre all'Arcella. Aveva causato una rissa con diversi feriti, tra cui la sua compagna cubana.
M.A.
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Il Gazzettino