Pronti tutti i progetti per riaprire torre Donà

Pronti tutti i progetti per riaprire torre Donà
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LAVORI PUBBLICI
ROVIGO È pronto il progetto esecutivo per la riqualificazione di torre Donà e dei giardini del castello. Se tutto andrà come previsto, la prossima primavera il pubblico potrà tornare a visitare Rovigo dall'alto della torre più elevata della città. Nell'estate del 2017 l'assessore alla Progettazione europea, Alessandra Sguotti, ha presentato un progetto per partecipare ad un bando del Gruppo azione locale, con l'obiettivo di sistemare la torre inagibile da decenni. Il piano prevede la ristrutturazione per permettere ai visitatori di salire in cima ai 51 metri e vedere la città dall'alto

L'OPERA
L'intervento è ampio e va dal pavimento in legno alle scale interne, dalla pulizia delle scritte spray fatte dai vandali, ai parapetti sul bordo della cima. Si andrà poi ad aumentare la luminosità di tutto il parco, attualmente buio e quindi non frequentato dal pubblico nelle ore notturne, e implementato il sistema di videosorveglianza, visto che è uno spazio frequentemente utilizzato da malintenzionati.
Saranno sistemati anche gli esterni dei sotterranei, quelle stanze che sono state ristrutturate nell'intervento di generale di circa dieci anni fa e per lungo tempo hanno anche ospitato la sede della Pro loco rodigina.
LA SPESA
Un intervento che complessivamente costa 190mila euro, di cui 130mila solo per la torre.
Il Comune quel bando lo ha vinto, accedendo alle risorse messe a disposizione solamente sette mesi dopo la presentazione. Successivamente, con il passare del tempo e per colpa della difficile situazione in cui versano le casse comunali a causa del debito del polo natatorio, sembrava che tutto fosse perduto. Il bando, infatti, prevedeva il cofinanziamento dei lavori per circa 200mila euro, che però non erano stati messi a disposizione, fino alluglio scorso, quando il sindaco Massimo Bergamin è riuscito a rintracciare delle risorse in grado di salvare il progetto.
PRIMO INTERVENTO
L'aggiornamento di questi giorni riguarda la rimozione del guano degli uccelli dalla torre.
È dagli anni 60 che non si può accedere alla più alta delle Due torri della città. Così, dopo anni e anni di chiusura, con l'unico utilizzo della torre da parte degli uccelli vista l'elevata postazione di osservazione, il Comune ha predisposto una pulizia accurata e approfondita, allo scopo di preservare anche la salute di chi lì sopra dovrà lavorarci.

L'amministrazione, dopo aver considerato che i suoi dipendenti con la qualifica idonea alla realizzazione del progetto sono impegnati in altri lavori, ha deciso nei mesi scorsi di affidare l'incarico a un professionista esterno. Invitando quattro professionisti a presentare la propria offerta. È risultato vincitore l'architetto rodigino Marco Bessanin, presidente della Pro loco locale, con una offerta comprensiva di contributo previdenziale e Iva di circa 19mila euro. Ora dovrà essere avviato il bando di gara per l'individuazione delle ditte responsabili del cantiere. Lo scorso aprile, inoltre, è stata approvata dal consiglio comunale una mozione per ribattezzare quel parco in giardini Bisaglia, in memoria del senatore democristiano rodigino. Il 24 giugno ricorre l'anniversario della sua morte: chissà che non diventi l'occasione adatta per la riapertura al pubblico.
A.Luc.
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Il Gazzettino