TRIESTE - Quindici giorni per mappare una buona volta le disponibilità all'accoglienza diffusa dei migranti che chiedono asilo sul territorio del Friuli Venezia Giulia. E un...
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Il commissario del Governo Garufi ha spiegato al Gazzettino che «la Regione si è assunta il forte impegno di far decollare il suo piano di accoglienza sul territorio»: questi 15 giorni «servono a segnalare quali strutture siano effettivamente libere». Quanto ai "mini-hub", ossia i medio-piccoli centri di prima accoglienza, Garufi dettaglia: uno a Muggia, uno all'ex caserma Cavarzerani a Udine e l'ex casermetta dei Carabinieri a Fusine. Un'altra struttura serve nella parte orientale della provincia udinese ma resta incerta la soluzione prospettata dell'ex casermetta della Finanza a Prepotto causa il no assertivo della popolazione locale. E allora si fa strada l'opzione Pontebba. E poi Pordenone: «Il nuovo prefetto si è appena insediato - spiega Garufi - ma già si sta impegnando con il sindaco di Pordenone Pedrotti per trovare una rapida soluzione», tenendo sempre presente «l'elenco di strutture dismesse che ci ha fornito l'Agenzia del Demanio». Attualmente - precisa Garufi - i richiedenti asilo in regione sono 2.200 esclusi gli oltre 300 minorenni non accompagnati ma compresi gli stranieri al Cara di Gradisca. La "quota" prevista si ferma invece a 1.700.M.B.
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Il Gazzettino