PRIMA CATEGORIA Altro incredibile caso di razzismo su un campo di calcio di dilettanti

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PRIMA CATEGORIAAltro incredibile caso di razzismo su un campo di calcio di dilettanti del Veneto. Insulti e ululati dagli spalti sono arrivati nei confronti dei tre giocatori di...

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PRIMA CATEGORIA
Altro incredibile caso di razzismo su un campo di calcio di dilettanti del Veneto. Insulti e ululati dagli spalti sono arrivati nei confronti dei tre giocatori di colore in campo a San Pietro in Volta. L'accusa arriva dalla società ospite, la Bassa Padovana, dopo la trasferta di ieri pomeriggio in laguna per la partita contro il Nuovo San Pietro valida per la seconda giornata di ritorno del girone D di Prima categoria.

Il match si è concluso con un rocambolesco pareggio per 2-2, ma a fine gara a tenere banco sono state le polemiche per comportamenti che non dovrebbero avere nulla a che vedere con il calcio e con lo sport.
LO SFOGO DEGLI OSPITI
«Mi viene voglia di smettere con il calcio - è stato il primo commento di Antonio Masiero, dirigente responsabile della squadra padovana - siamo una squadra multietnica e ne vado orgoglioso. Ma non mi era mai capitato di sentire così tanti insulti razzisti persino in un campionato di Prima categoria. Scriverà una lettera al presidente Ruzza e al comitato Veneto della Figc e aspetto di vedere cosa avrà scritto l'arbitro nel suo referto».
ESCALATION
Secondo la ricostruzione degli ospiti tutto è iniziato con ululati dalla tribuna, dopo il gol del secondo vantaggio, il 2-1. E da lì sarebbe stata una vera e propria escalation di insulti verso i due giocatori nigeriani e del compagno tunisino inseriti nella formazione. Il più bersagliato è stato il capitano Kaffo.
«Avevamo chiesto all'arbitro di fermarci - riprende Masiero - ma il direttore di gara ci ha risposto che, in queste categorie, non è possibile. In oltre quarantadue anni di dirigente di calcio, non avevo mai assistito a una cosa del genere. E insulti razzisti si sono sentiti anche in campo tra giocatori. Una cosa vergognosa».
Ora si attendono il rapporto dell'arbitro e le decisioni del giudice sportivo.
Lorenzo Mayer
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino