Pestaggio in Prato, minorenne in ospedale

Pestaggio in Prato, minorenne in ospedale
L'AGGRESSIONEPADOVA Prima gli insulti e gli spintoni, poi i pugni in faccia e la fuga. I carabinieri sono convinti che si tratti di uno scontro tra bande rivali, ma le cause...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'AGGRESSIONE
PADOVA Prima gli insulti e gli spintoni, poi i pugni in faccia e la fuga. I carabinieri sono convinti che si tratti di uno scontro tra bande rivali, ma le cause restano ancora un mistero. Nella notte tra sabato e domenica, attorno a mezzanotte, un diciassettenne è stato picchiato da altri minorenni in Prato della Valle ed è finito in pronto soccorso. Il giovane, di origine nigeriana ma nato e cresciuto a Padova, è stato colpito da un coetaneo padovano aiutato da altri ragazzini. Il referto medico dell'ospedale di Padova parla di 30 giorni di prognosi: trauma facciale con frattura delle ossa nasali e di un dente, ferite lacero contuse allo zigomo.

Sulle cause e sui protagonisti del pestaggio ora indagano i carabinieri di Padova, intervenuti sul posto dopo essere stati allertati dai sanitari del 118: «Abbiamo accompagnato al Pronto Soccorso di Padova un giovane che ha subìto un'aggressione».
LA RICOSTRUZIONE
A mezzanotte il diciassettenne si avvicina ad un gruppo di coetanei, in Prato della Valle, e chiede spiegazione per alcune minacce rivolte precedentemente ai propri amici. L'accesa discussione, infatti, era andata in scena poco prima, nella stessa piazza, sotto gli occhi di alcuni testimoni. In quel caso i giovani si erano fermati agli insulti e alle minacce, ma questa volta la discussione sfocia nel sangue.
Uno dei ragazzini si scaglia verso il diciassettenne e lo colpisce con alcuni pugni in faccia. Intanto altri tre coetanei non stanno certo a guardare: danno man forte all'aggressore e spintonano il rivale. Dopo il pestaggio, i tre scappano a piedi. Il diciassettenne, tramortito e sanguinante, prova a tornare a casa a piedi ma avverte forti dolori. Chiama il 118 e viene soccorso da un'ambulanza.
LE INDAGINI
Gli uomini del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Padova avviano subito le indagini e in tempi rapidi identificano il ragazzino che lo aveva colpito: si tratta di un altro diciassettenne residente in città, denunciato per lesioni personali.
La vittima viene dimessa e riaffidata ai familiari, intanto gli approfondimenti proseguono. I militari dell'Arma lavorano per dare un nome agli altri responsabili dell'aggressione e per comprendere le esatte motivazioni che hanno portato a questo episodio. L'unica cosa certa è che per ora viene escluso categoricamente il movente razziale. L'episodio potrebbe avere radici lontane. Le due bande si scontrarono già, infatti, lo scorso novembre in zona Bassanello-Guizza. La rissa coinvolse sia studenti italiani che stranieri (in minoranza). Lo stesso diciassettenne che sabato è stato pestato in quel caso aggredì con alcuni amici un coetaneo procurandogli lievi lesioni. Di sicuro, quindi, le due compagnie si conoscevano da tempo.
IL PRECEDENTE

Non è affatto la prima volta che gruppi di minorenni arrivano alle mani in Prato della Valle, incuranti delle telecamere e dei testimoni. Giovedì tre maggio, ad esempio, due baby gang si erano affrontate all'Isola Memmia, nel cuore del Prato: spuntarono una spranga, un coltello e una pistola scacciacani. Il regolamento di conti vide protagonisti almeno otto ragazzini: cinque di loro furono rintracciati al quartiere Sacra Famiglia e finirono la serata in questura, denunciata per rissa. Ora un altro episodio simile: questa volta niente armi, ma tanta violenza.
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino