LA PESCHERIA VENEZIA L'illuminazione e la situazione di degrado si può migliorare, più complicato sarà invece l'aspetto legato alla normativa europea, quella sul trattamento...
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VENEZIA L'illuminazione e la situazione di degrado si può migliorare, più complicato sarà invece l'aspetto legato alla normativa europea, quella sul trattamento del pesce che oggi impedisce a chi lavora in Pescheria di vendere i molluschi ai ristoranti. Un limite che agli operatori crea difficoltà, visto che il 60% della loro attività è rivolta ai pubblici esercizi, e solo il 40% al dettaglio, cioè la vendita al mercato.
Il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro incontrerà presto i titolari dei banchi del pesce di Rialto, a settembre, una volta terminato il periodo estivo, in un'ottica di rilancio e collaborazione, ma anche di chiarimento.
Era quanto avevano auspicato i mercanti del pesce al Gazzettino alcuni giorni fa, ma da Ca' Farsetti precisano che una richiesta d'appuntamento da parte degli operatori, al momento, non c'è stata.
L'idea di un incontro tecnico amministrativo, ma anche chiarificatore parte proprio dal primo cittadino, che vuole capire meglio la situazione e andare incontro, dove sarà possibile, agli ambulanti dello storico mercato di Rialto.
Nel frattempo però, sul tema si riaccende il dibattito politico e l'opposizione del Pd a Ca' Farsetti ha depositato ieri una mozione e un'interpellanza sul Mercato del Pesce.
I firmatari dei due provvedimenti sono i consiglieri comunali Giovanni Pelizzato, Monica Sambo, Rocco Fiano, Bruno Lazzaro, Emanuele Rosteghin e Nicola Pellicani.
Le richieste rivolte al sindaco Brugnaro, in entrambi i documenti, sono sempre le stesse. Se intenda istituire - si legge nell'interpellanza e nella mozione - quanto prima un tavolo di confronto tra gli operatori, i cittadini e l'amministrazione comunale.
E il secondo invito:se intenda progettare nell'immediato un percorso condiviso che permetta la tutela e il rilancio del mercato del pesce, volto a un recupero della vivibilità della città storica.
Probabile che dopo l'incontro di settembre la palla, per quanto riguarda le criticità delle normativa europea, passi alla Regione che detiene deleghe e le competenze per il settore della pesca.
G.Pra.
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Il Gazzettino