Per la paura del coronavirus, Stienta si ritrova all'improvviso senza i due bar

Per la paura del coronavirus, Stienta si ritrova all'improvviso senza i due bar
Per la paura del coronavirus, Stienta si ritrova all'improvviso senza i due bar dagli occhi a mandorla. Il bar Sport e il bar E&J, infatti, hanno deciso di sospendere l'attività...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per la paura del coronavirus, Stienta si ritrova all'improvviso senza i due bar dagli occhi a mandorla. Il bar Sport e il bar E&J, infatti, hanno deciso di sospendere l'attività e abbassare la saracinesca, senza indicare una data di riapertura.

Oltre a ciò, suona anche anche l'allarme truffa, con gli sciacalli del coronavirus che tornano in azione pure a Stienta. Un'anziana signora di 85 anni ha ricevuto una telefonata da alcuni sconosciuti, l'hanno avvisata che sarebbero passati per fare il tampone per il coronavirus. La signora ha sentito puzza di bruciato e non è caduta nel tranello, riattaccando il telefono e avvisando subito i parenti. Si tratta di una truffa in piena regola, già segnalata dall'azienda sanitaria e dalle amministrazioni comunali. Il sindaco Enrico Ferrarese commenta: «Purtroppo, questi personaggi stanno tentando di truffare gli anziani anche in altri paesi. Bisogna prestare la massima attenzione».
Sulla chiusura dei due bar Sport (tra le motivazioni si legge: Chiusi per ferie), il primo cittadino stientese precisa che «nessuno dell'amministrazione comunale ha imposto chiusure alle attività, credo sia una scelta dei gestori, penso a ragioni di solidarietà con la comunità cinese o anche di opportunità, visto che di gente in giro che frequenta i bar ce n'è poca».
A.Garb.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino