Pedrotti, tre opzioni per ipotecare il futuro

Pedrotti, tre opzioni per ipotecare il futuro
Nella scazzottata (politica s'intende) tra il vicepresidente della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nella scazzottata (politica s'intende) tra il vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello e l'ex presidente della Provincia, Alessandro Ciriani, c'è finito dentro anche il sindaco Claudio Pedrotti. Ciriani lo ha colpito duro: buon uomo - ha detto in sostanza - ma incapace di governare la città. Non solo. Ciriani ha anche accusato Bolzonello di volerlo scaricare perchè se oggi la città è più debole, la colpa sarebbe in particolare proprio del primo cittadino. Quello che però è risaltato forse di più rispetto alle dure prese di posizione di Ciriani che è lanciato (sempre ammesso che il suo schieramento di centrodestra lo voglia) alla conquista del Municipio, è stata l'assenza di difesa da parte delle forze politiche che sostengono il sindaco. Ne da Pd, ne dal Fiume o da Vivo Pordenone si sono alzati (spontaneamente) gli scudi in difesa del sindaco. Perchè? È un segnale sul quale Pedrotti deve riflettere? Di sicuro il silenzio evidenza un imbarazzo in casa del centrosinistra cittadino e una debolezza che di fatto indebolisce non solo Pedrotti, ma l'intera alleanza. Del resto il centrosinistra cittadino non ha ancora sciolto la prognosi sulla ricandidatura di Claudio Pedrotti e lo stesso sindaco ha dovuto rinviare la sua "uscita pubblica". Nelle settimane scorse alcuni incontri per cercare di dipanare la matassa e trovare una soluzione sono stati fatti. Da quanto è emerso al sindaco sarebbero state date tre opportunità. La prima. Uscita di scena definitiva: nessuna ricandidatura, un grazie a tutti e lasciare la coalizione libera di ricalibrarsi su un'altra persona ancora da individuare. E forse la soluzione peggiore per il sindaco che da un punto di vista mediatico si assumerebbe tutte le responsabilità. La seconda. Claudio Pedrotti non si ricandida a sindaco, ma mette a disposizione la sua esperienza magari da capolista con il Pd. In caso di vittoria resterebbe alla presidenza della Provincia sino alla tumulazione dell'Ente intemerdio. Una via di mezzo. La terza. Il sindaco decide di candidarsi e di riprovare a conquistare il Municipio. In questo caso, però gli alleati si aspettano progetto per la città, programma nuovo, credibile e forte e scelta sulle alleanze politiche. Fermo restando che poi le stesse forze politiche del centrosinistra (o almeno alcune) potrebbero pure decidere di non starci. Queste sarebbero le tre opzioni illustrate a Pedrotti che in tempi brevi dovrà sciogliere la prognosi. Proseguire in questa maniera sarebbe allungare una agonia e delegittimare il lavoro fatto sino ad ora, concedendo al centrodestra il vantaggio.

© riproduzione riservata Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino