Partite Iva, protesta con governo ombra: Yuri ministro

Partite Iva, protesta con governo ombra: Yuri ministro
LA PROVOCAZIONEMASER Yuri, titolare della palestra Dorian Gray di Maser, diventa ministro dello sport. Un vero governo ombra, alternativo a quello in carica, è stato presentato...

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LA PROVOCAZIONE
MASER Yuri, titolare della palestra Dorian Gray di Maser, diventa ministro dello sport. Un vero governo ombra, alternativo a quello in carica, è stato presentato ieri a Roma. Ne fanno parte sette attivisti di Io apro, il movimento delle attività fermate dal Covid e determinate a riaprire. Un'iniziativa choc, decisamente forte, nella quale Yuri è stato nominato ministro dello sport. Una nomina che rappresenta la diretta conseguenza del ruolo di primo piano da lui sempre avuto nelle proteste di queste settimane.

LA POSIZIONE
Tale governo una decisione l'ha già presa: da lunedì si apriranno tutte le attività. «Il mio è un ruolo semplice dice Yuri visto che un ministro dello sport vero non c'è. Siamo determinati e abbiamo un seguito di 120mila persone, hanno aderito 1200 attività che da lunedì apriranno i battenti e già 35mila persone hanno scaricato il pass che indica le attività aperte con relativa mappa». Un altro gesto significativo, insomma, dopo le manifestazioni delle scorse settimane. «È una protesta diversa dalle solite dice Yuri stiamo facendo l'interesse del popolo, che ci sta seguendo. Vogliamo tutelare e aiutare chi intende aprire. Per quanto mi riguarda, la mia palestra è attiva da due settimane e dopo una prima visita le forze dell'ordine non sono più tornate. Secondo il Governo dovremmo aprire il 1 giugno: non se ne parla proprio». Per quanto riguarda le manifestazioni, finite con disordini significativi: «Per il momento ci stiamo muovendo diversamente, ma non è detto che non le rifaremo».
L'ANGOSCIA
Intanto anche i gestori degli impianti natatori sono allo stremo. Roberto Cognonato, presidente del Comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto ha scritto una lettera a Zaia. «Nel leggere il testo della bozza decreto afferma emerge ancora una volta che il mondo dello sport e delle piscine in particolare è assolutamente dimenticato. Nel testo si parla delle piscine solo per le aperture all'esterno dal 15 maggio mentre quelle coperte sono sparite. Ciò accade pur avendo rispettato le rigide linee guida adottate lo scorso anno. Riaprono tutti: scuole, ristorazione, centri commerciali, teatri, cinema, alberghi, stabilimenti balneari; noi no! Siamo quindi gli appestatori che svolgono attività pericolose? I ristori e sostegni assegnati alle società sportive sono state briciole. Se non si interviene subito tutto il mondo sportivo sarà annientato».

Laura Bon
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino