Park Miani conteso da vandali e degrado

Park Miani conteso da vandali e degrado
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IL CASO
TREVISO Quando si parla di buchi neri del centro bisogna, per forza, inserire anche il parcheggio Miani. Anni spesi per lanciarlo non hanno prodotto molto. Anzi: a oggi chi lo sceglie per lasciare la propria auto deve fare i conti con l'azione dei vandali. Un rapido elenco. Martedì mattina un'auto storica, anche di un certo valore, è stata trovato con i ventri infranti. E dire che il proprietario, un avvocato trevigiano, pensava di aver individuato un posto dove poterla parcheggiare al coperto, magari anche al sicuro. Ma non basta: qualche giorno fa un'altra auto è stata più banalmente ricoperta di graffi; in un altro episodio ancora alcuni giovani a caccia di emozioni forti hanno pensato bene di aprire gli estintori; e poi le biciclette rubate, altri piccoli danneggiamenti, le proteste per i gruppetti che di domenica usando le rampe del park per sfide con lo skateboard. E forse capita anche altro. Un residente, costretto dalla riforma della viabilità attorno al Tribunale (dove è di fatto sparita la sosta libera) a parcheggiare l'auto al Miani, ha trovato le tracce di una passeggiata partita dal cofano, passata per il tettuccio e finita sul baule. E la situazione non accenna a migliorare.

LA SITUAZIONE
Il parcheggio è gestito dalla Miani Park srl, partecipata al cento per cento dalla società Actt Servizi. Materialmente però, quindi per la guardiania e il controllo degli ingressi, c'è in corso un accordo con la Mom. Prossimamente di questi tre soggetti ne potrebbe rimanere solo uno. Che il park non funzioni è sotto gli occhi di tutti e la situazione è anche peggiorata dopo il trasloco dell'ufficio dei Giudici di Pace, passato dal Tribunale alla cittadella delle Istituzioni all'Appiani, che gode di un proprio, ampio parcheggio. Se poi alle poche auto ci si aggiungono gli episodi di vandalismo, grandi o piccoli che siano, il quadro è ancora più desolante.
IL FUTURO

Che una svolta sia necessaria, se ne rende perfettamente conto anche Giuseppe Mauro, ex assessore alle attività produttive, da poco nominato presidente di Actt Servizi. Qualche idea in tasca ce l'ha, tutto sta a individuare la strada migliore per realizzarla. «In passato, ancora con la precedente amministrazione, è stato avviata una richiesta di cambio di destinazione d'uso per gli ultimi due piani di quel parcheggio - spiega Mauro - la pratica era partita bene, poi si è arenata. Adesso mi vedrò col nuovo sindaco per rirproporla. L'idea è di realizzare dei box sul piano superiore, all'aperto, e nel piano sottostante. Sarà un modo per aumentare il giro di persone e limitare al minimo le presenze non gradite. Poi quel parcheggio può diventare strategico con l'attivazione della stazionetta di Santi Quaranta, come previsto quando si creerà il collegamento su rotaia con l'aeroporto. Ma si potrebbe cominciare anche prima, con un bus navetta. Bisogna studiare bene i dettagli, a cominciare dalla ricerca di imprenditori dei trasporti intenzionati a investire».
Paolo Calia
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Il Gazzettino