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MOTTA / MEDUNA (gr) Per tutta la giornata il livello della Livenza a Motta si è alzato di circa 30 centimetri, ossia dai tre metri di ieri alle 8 ai 3,30 metri delle 17. Nel mottense non c'è mai stato un reale pericolo. A mezzogiorno la segnalazione del sindaco Alessandro Righi: «Ma la situazione è sotto controllo e non implica alcun allarme per la sicurezza della popolazione. La situazione è costantemente monitorata». Stessa cosa nella vicina Meduna, anche se qui il sindaco ha firmato un'ordinanza di sgombero per via Saccon: «L'ordinanza ha avuto carattere preventivo vista la particolarità della zona. Per il resto non abbiamo riscontrato difficoltà».
LA RETE SECONDARIA
E ha tenuto molto bene anche la rete scolante secondaria. In Sinistra Piave il sistema di fossi e torrenti che confluiscono nei fiumi Monticano e Livenza ha funzionato e non sono state segnalate criticità particolari. Con il battesimo della nuova idrovora a Meduna sulla Fossa Morta SanBellino, entrata in funzione ieri per la prima volta. «É il risultato del lavoro, per buona parte sconosciuto, dei nostri uomini fuori sul territorio -spiega Giuseppe Romano, presidente del Consorzio di Bonifica Piave- Un lavoro fatto di tante parti messe assieme, dai progetti alla manutenzione dei fossati, ai sistemi di telecontrollo installati sulle idrovore e su alcuni dei principali torrenti. In tempi recenti ne abbiamo attivato uno sul torrente Ghebo a Codognè. Ieri per la prima volta è stata messa in azione la nuova idrovora in centro a Meduna. Un lavoro da un milione 100mila euro». La Protezione Civile di Oderzo ha verificato i numerosi sottopassi, nessuno era allagato; il Monticano ha mantenuto livelli contenuti. A Tremeacque, punto cruciale dove la Meduna confluisce nella Livenza, la situazione era nella norma. Con la Livenza che continuava a ricevere, senza dar segni di sofferenza, la massa d'acqua in arrivo dalle terre friulane. Allagate infine alcune aree di Pra' dei Gai a Mansuè.
Annalisa Fregonese
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Il Gazzettino