Non gradisce «l'ipertatticismo» del M5S, lo insospettiscono quei contratti offerti indifferentemente a forze «antagoniste». Come parte della coalizione di centrosinistra, il...
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«Martina mi ha assicurato che quando si passerà, se mai si passerà, a un incarico formale per la nascita di un governo, terrà presente la coalizione. E questo è un fatto positivo».
E cosa dirà ai suoi alleati?
«Dirò che ci sono delle differenze tra noi e il M5 che non sono da poco. C'è una differenza di visione, di rapporto con un sistema democratico per arrivare alle decisioni. E poi, io aborrisco ogni forma di bonapartismo, compreso quello grillino. Inoltre, non ho capito qual è il programma con il quale vorrebbero governare».
Pensa che l'offerta di dialogo del M5s verso il Pd sia sincera?
«Leggo che Di Maio ha detto che sono sepolte le procedure della prima e della seconda Repubblica, se queste sono quelle della terza sono decisamente peggiori. Non si può fare la stessa proposta di governo a due forze che sono profondamente antagoniste».
Cosa ne pensa del fatto che proprio adesso Di Maio abbia tirato fuori il tema del conflitto di interessi?
«Conferma il camaleontismo del M5S. Sono spariti i loro pilastri fondativi, non capisco come si possa fare ciò pur di raggiungere l'obiettivo della presidenza del Consiglio».
Barbara Acquaviti
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Il Gazzettino