Nei tre mesi di emergenza 60mila chiamate all'Arma

Nei tre mesi di emergenza 60mila chiamate all'Arma
LE CELEBRAZIONETREVISO Durante l'emergenza coronavirus l'Arma trevigiana non ha fatto mancare alla popolazione il proprio supporto, proseguendo nelle attività di prevenzione e...

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LE CELEBRAZIONE
TREVISO Durante l'emergenza coronavirus l'Arma trevigiana non ha fatto mancare alla popolazione il proprio supporto, proseguendo nelle attività di prevenzione e repressione della criminalità, confermando così la sua vicinanza ai cittadini. Nei mesi critici di marzo, aprile e maggio, i carabinieri hanno dato risposta a quasi 60mila richieste di aiuto di intervento al 112, 56.740 per la precisione. Un dato significativo sottolineato ieri mattina a palazzo Zuccareda, sede del comando provinciale di Treviso, dove è stata celebrata la ricorrenza del 206esimo anniversario della fondazione dell'Arma dei carabinieri. «Voglio sottolineare lo spirito di altruismo dei miei uomini, che portano avanti la filosofia dell'Arma volta al servizio dei cittadini: sono stati un punto di riferimento in questo periodo, e la solidarietà nei confronti della comunità è stata sempre ricambiata con piccoli gesti dalla popolazione» ha detto il colonnello Gianfilippo Magro, comandante provinciale dei carabinieri di Treviso, che con il prefetto Maria Rosaria Laganà, durante le cerimonia per la prima volta in forma ristretta a causa delle disposizioni sanitarie, ha deposto una corona ai piedi della lapide che ricorda il tenente Luigi Giarnieri, Medaglia d'Argento al Valore Militare, al quale è intitolata la caserma trevigiana di via Cornarotta.

IL BILANCIO
L'ultimo anno e mezzo ha visto impegnati i militari dell'Arma su tantissimi fronti, dal contrasto ai reati predatori alla lotta alla spaccio e agli assalti ai bancomat, con le indagini del nucleo investigativo che hanno portato all'arresto di due diverse bande specializzate nelle razzie ai danni degli sportelli Atm. In totale, gli uomini delle stazioni e dei reparti dell'Arma trevigiana hanno svolto 81mila servizi e perseguito 24.130 reati. I risultati non si sono fatti attendere: 6.375 le persone deferite all'autorità giudiziaria mentre altre 565 sono state tratte in arresto. Numeri che confermano i grandi sforzi fatti dai carabinieri, che hanno posto particolare attenzione alle violenze di genere, confermata dall'apertura nella caserma di Vittorio Veneto, di un ufficio dedicato alle donne. Oltre alle due bande specializzate nell'uso di esplosivo con il quale facevano saltare in aria gli sportelli degli istituti di credito, le compagnie di Treviso, Castelfranco, Conegliano, Montebelluna e Vittorio hanno finalizzato diverse operazioni volte al contrasto alla diffusione e allo spaccio di sostanze stupefacenti, specie tra i giovanissimi. Il comandante Gianfilippo Magro, ha inoltre ricordato il lavoro dei nuclei specializzati del Noe (Nucleo Operativo Ecologico), e dei Nas (Nucleo Antisofisticazione e Sanità): quest'ultimo, in collaborazione con il Nucleo Ispettorato del lavoro, ha concluso due vaste operazioni, lo scorso dicembre a Cessalto, a maggio a Roncade, contro lo sfruttamento del lavoro, che ha portato a 5 diverse denunce per il reato di caporalato.
GESTI IMPORTANTI

Il vertici dell'Arma, durante la cerimonia di ieri, hanno premiato i militari che si sono distinti per gesti d'altruismo e abnegazione: dal vicebrigadiere di Spresiano che lo scorso febbraio ha disarmato un rapinatore che minacciava con un'arma una cassiera, all'appuntato della stazione di Pieve di Soligo che a gennaio ha tratto in salvo una donna dalla sua abitazione in fiamme, ai militari della stazione di Castelfranco che ad aprile hanno rintracciato un anziano scomparso da casa.
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino