MONTEBELLUNA Mentre in Parlamento si litiga sul Revenge Porn, a Montebelluna

MONTEBELLUNA Mentre in Parlamento si litiga sul Revenge Porn, a Montebelluna
MONTEBELLUNAMentre in Parlamento si litiga sul Revenge Porn, a Montebelluna Silvia Semenzin mette tutti d'accordo. Se a Roma sono fioccate le polemiche per la bocciatura di un...

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MONTEBELLUNA
Mentre in Parlamento si litiga sul Revenge Porn, a Montebelluna Silvia Semenzin mette tutti d'accordo. Se a Roma sono fioccate le polemiche per la bocciatura di un emendamento al Codice Rosso volto a introdurre il reato di revenge porn, o vendetta pornografica, a Montebelluna, in modo trasversale agli schieramenti, l'altra sera in consiglio è stata votata all'unanimità la mozione di Lucrezia Favero, di Forza Italia, volta ad appoggiare la montebellunese Silvia Semenzin, che da mesi porta avanti una battaglia, partita online ma apertasi a successivi sviluppi, per far riconoscere tale reato. Che è, secondo Silvia, una vera e propria forma di violenza sulla donna, dato che a compierlo sono generalmente ex mariti, fidanzati, compagni che intendono vendicarsi verso la ex e ne pubblicano foto intime. Un atto che, purtroppo, attualmente non è punibile. E a dire come la pensa è stata Silvia in persona, che si è presentata in consiglio, guadagnando un sostegno alla propria battaglia. Che, peraltro, va oltre la proposta di legge e punta a far conoscere il problema aiutando, nel contempo, a risolverlo.

SPORTELLO AL VERONESE
«Intanto, c'è l'idea dello sportello da attivare al liceo Veronese, la mia ex scuola -spiega Silvia Semenzin- dobbiamo approfondire il tema con la dirigente: la mia idea sarebbe quella di partire con l'inizio del prossimo anno, quando vengono approvati i progetti. Qualcuno però ha ventilato l'ipotesi di far riferimento anche alla Papa Giovanni, dove esiste già uno sportello contro il cyberbullismo. Credo peraltro che il problema vada affrontato coinvolgendo non solo gli alunni ma anche gli insegnanti». Soddisfatto della discussione in consiglio anche il sindaco Marzio Favero. Che spiega: «L'importante è che la legge vada avanti ed è significativo che sia stata una giovane come Silvia a proporla. Ringrazio Lucrezia Favero per aver portato avanti la mozione».
C'E' ANCHE IL BULLISMO

Intanto, proprio oggi in biblioteca partono degli incontri rivolti a genitori e adulti che completano il percorso di prevenzione rivolto ai ragazzi promosso dall'amministrazione comunale. Grazie alla cooperativa Kiriku dalle 10 alle 12,30 si parlerà della classe come palestra di allenamento al rispetto e all'amicizia all'insegna di insegnanti, genitori e ragazzi alleati contro il bullismo. «Come avevamo previsto -dice l'assessore Claudio Borgia- in un'ottica di prevenzione, oltre ai percorsi rivolti ai ragazzi delle scuole medie e resi possibili grazie alla collaborazione con i dirigenti scolastici e con gli insegnanti, avevamo previsto anche il coinvolgimento delle famiglie. Sul tema del bullismo, peraltro, l'amministrazione ha anche promosso un concorso a cui hanno già aderito una decina di terze medie montebellunesi che scadrà il prossimo 12 aprile: sarà un'ulteriore occasione per spronare i ragazzi a riflettere sul tema».
Laura Bon
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Il Gazzettino