Mof, trovati i soldi Si farà a Marghera

Mof, trovati i soldi Si farà a Marghera
Il Mercato ortofrutticolo di via Torino sarà trasferito nell'area di via delle Macchine a Marghera. Non è una sorpresa, perché il Consiglio comunale nella sua ultima seduta...

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Il Mercato ortofrutticolo di via Torino sarà trasferito nell'area di via delle Macchine a Marghera. Non è una sorpresa, perché il Consiglio comunale nella sua ultima seduta aveva deciso in questo senso. Poi, però, al momento di licenziare il bilancio, questa partita era sparita ed è riaffiorato il rischio concreto di dover sborsare dal primo gennaio una penale di 5mila euro al giorno alla Campus, l'impresa proprietaria dei terreni di via Torino sui quali si trova ancora il mercato.

Erano stati gli esponenti dell'Udc soprattutto a spiegare al commissario che questo progetto non poteva essere fermato a meno di costi elevatissimi. Lo stesso destino che avrebbero avuto altre opere cofinanziate con altri enti per le quali il Comune alla fine avrebbe perso anche lo stanziamento.
«Il Mof sta andando avanti - ha detto ieri il commissario Zappalorto - ed eviteremo la sanzione pecuniaria con il trasferimento in via delle Macchine. Abbiamo tranquillizzato gli operatori e ci sarà la possibilità di fare la piscina».
La proposta progettuale del Fondo Lucrezio, proprietario del terreno, consiste non solo nel mercato, ma anche nella realizzazione di una piscina di 33 metri omologata per la pallanuoto con un investimento previsto di 22 milioni circa. Il Comune ha stanziato a bilancio solo una piccola parte della somma, che servirà comunque a garantire la bontà delle intenzioni con la controparte. Da tre mesi, infatti, la partita era rimasta sospesa in attesa di un pronunciamento del commissario. L'operazione consentirà anche la riqualificazione di un'ampia area degradata molto vicina al centro della città e accessibile anche via acqua rimasta "orfana" del progetto del Palais Lumiere di Pierre Cardin. La proposta Lucrezio era piaciuta da subito anche agli operatori del Mof, i quali avevano rigettato fin dal primo momento l'ipotesi di un trasferimento a Fusina, che sarebbe costato molto meno (circa 8 milioni) al Comune.
Nello stesso emendamento hanno trovato posto anche i fondi per portare il tram a San Basilio (nel bilancio 2015 e 2016) secondo l'accordo di programma stipulato con l'Autorità portuale.
Inoltre, rientrano dalla finestra altre opere inizialmente escluse dal Piano degli investimenti oppure opere finanziate con fonti aleatorie. In particolare le piste ciclabili Favaro-Dese, Tessera-Favaro, dalla barena a Campalto fino a Forte Bazzera. Non sono probabilmente quelle più importanti tra quelle attese da Mestre, ma intanto è un segnale.
Poi passano anche gli interventi di manutenzione in rio Terà dei Pensieri, all'ex convento San Nicolò al Lido e alcuni interventi sui pontili e sulle stazioni dei taxi secondo le prescrizioni dello Spisal (il Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro).
M.F.


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Il Gazzettino