Minaccia il rivale, poi nasconde l'ascia nello zaino della figlioletta

Minaccia il rivale, poi nasconde l'ascia nello zaino della figlioletta
IL CASOPADOVA Ha nascosto l'ascia con cui ha minacciato di fare a pezzi il rivale nello zainetto di scuola della sua bimba. Ma l'arma era così pesante che la piccola camminava...

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IL CASO
PADOVA Ha nascosto l'ascia con cui ha minacciato di fare a pezzi il rivale nello zainetto di scuola della sua bimba. Ma l'arma era così pesante che la piccola camminava tutta storta sotto quel peso, così i vigili se ne sono accorti e hanno eseguito una perquisizione. Risultato: il papà è stato denunciato dalla polizia locale per minacce e porto d'arma abusivo, mentre la polizia di Stato gli ha revocato il porto d'arma, sequestrato la pistola e i caricatori che aveva in casa e segnalato il caso al tribunale dei minori. È successo in pieno centro storico a Padova, con protagonisti un 38enne e un 50enne residenti in città.

LA VICENDA
Siamo nel primo pomeriggio di una di queste giornate pre-natalizie, con le forze dell'ordine tutte impegnate nei pattugliamenti, quando un'auto della polizia locale nota una donna sbracciarsi per attirare l'attenzione degli agenti. I vigili si fermano e questa riferisce loro che il 30enne sta minacciando suo marito assicurandogli che l'avrebbe fatto a pezzi. I rivali si stavano fronteggiando a causa di dissapori di lunga data per motivi giudiziari per il lavoro della moglie dell'aggressore, che un tempo lavorava per l'aggredito.
Mentre gli agenti procedevano al controllo, il 38enne si è avvicinato alla sua macchina, ha fatto uscire la figlioletta, le ha infilato lo zaino sulle spalle e l'ha invitata ad andare dalla mamma che era poco distante. Quando la bambina ha iniziato a camminare, però, quasi non riusciva a reggersi senza cadere per via del peso di quello zaino. I vigili si sono insospettiti e così hanno deciso che era il caso di dare un'occhiata al suo contenuto. Così è saltata fuori l'ascia di 38 centimetri di grandezza, per 17 di lama. I vigili hanno quindi proceduto a denunciare l'aggressore per minacce e per porto d'arma abusivo.
LA QUESTURA
La situazione, però, era così delicata, che i vigili l'hanno segnalata alla questura che ha proceduto ai suoi controlli. Ne è risultato che il 38enne era titolare di un porto d'armi sportivo e possedeva anche una pistola calibro nove, con due caricatori e 11 proiettili. Chiaro che, vista la denuncia per minacce di morte, non era più il caso di concedergli in uso l'arma da fuoco, che gli è stata sequestrata, mentre la licenza gli è stata ritirata.
La polizia ha anche informato il Tribunale dei minori su quanto accaduto: nel pomeriggio di ieri l'uomo ha ricevuto un avviso orale del questore. Ora dovrà ora rigare dritto se non vorrà che la sua delicata posizione si aggravi ulteriormente.

Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino