AGORDINONuovo medico in arrivo in Agordino. L'incarico, assegnato nei giorni scorsi dall'azienda sanitaria, è provvisorio e prevede la durata massima di 12 mesi, tuttavia...
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Nuovo medico in arrivo in Agordino. L'incarico, assegnato nei giorni scorsi dall'azienda sanitaria, è provvisorio e prevede la durata massima di 12 mesi, tuttavia permetterà di tamponare la zona carente dell'ambito territoriale dei comuni di Agordo, Gosaldo, La Valle Agordina, Taibon Agordino, Voltago Agordino e Rivamonte. A prendere posto in ambulatorio dal prossimo 2 maggio sarà Alberto Barosso, selezionato dall'Usl 1 Dolomiti in seguito alla creazione di una graduatoria. Il medico subentrerà alla dottoressa Alberta Avogaro, il cui ultimo giorno di servizio è stato il 31 marzo scorso. Da allora l'ambito è rimasto senza medico di medicina generale, nell'attesa della selezione e della graduatoria. Resta ancora da assegnare, invece, l'ambito dei Comuni di Cortina d'Ampezzo, Borca di Cadore, Vodo di Cadore e San Vito, la cui graduatoria, dopo il conferimento dell'incarico a Barosso, conta oggi tre professionisti. Per entrambe le aree territoriali la procedura per trovare un nuovo medico aveva preso il via a marzo. Il 16 di quel mese era stata indetta una selezione pubblica per la formazione di una graduatoria di medici disponibili al conferimento di incarichi provvisori di assistenza primaria e il termine ultimo per la presentazione delle candidature era stato fissato al 3 aprile. A quella data sono arrivate all'azienda sanitaria vicentina, che cura la selezione per l'azienda locale, quattro candidature, tutte persone non iscritte nella graduatoria regionale della medicina generale anno 2018. Risolta, anche se in via non definitiva, la carenza in Agordino ora restano da coprire gli ambulatori del Cadore. Nell'assistenza primaria il distretto di Belluno è più in difficoltà rispetto a quello Feltrino. Qui, infatti, si contano 83 medici di base e ben 11 zone carenti, ovvero per coprire pienamente tutti gli ambulatori servirebbero 11 figure in più. Solo in questo modo si riuscirebbe ad assicurare piena copertura al servizio e a sollevare chi, in questo momento, sta cercando di tamponare le carenze tenendo in piedi, da solo, fino a quattro o cinque ambulatori.
Nel Feltrino, di contro, le zone carenti sono solo 5. Per incentivare i professionisti ad assumere l'incarico nel Bellunese l'azienda Usl 1 Dolomiti, a inizio anno, ha deliberato un incentivo economico speciale per chi lavorerà nelle zone carenti.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino