Un "cerchio magico" attorno all'allora presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati. Era stato costruito da parte dei più stretti collaboratori dell'ingegnere,...
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La Minutillo è preoccupata. Confida a Chisso che chi ha in mano in quel momento il Cvn sta facendo la guerra al gruppo Mantovani (che pure è tra i principali soci del Consorzio) e gli chiede di intervenire: «C'è una cosa che noi ti chiediamo con forza... è una cosa che non avevo mai pensato di doverti chiedere - precisa la Minutillo all'assessore - Baita dice che tu dovresti intervenire direttamente su Mazzacurati e parlargli in prima persona... dicendogli che è insostenibile questa situazione della Brotto... che continua a fare la guerra al gruppo Mantovani... che è impensabile che si tutelino di più due aziende romane rispetto a un'azienda veneta... Condotte e Glf tutto sono fuorché venete...»
La Minutillo spiega a Chisso di essere andata a pranzo con la responsabile della comunicazione del Cvn, Flavia Faccioli e di aver saputo che la Brotto «sta dicendo delle cose inenarrabili, ma soprattutto nei nostri confronti... la sua guerra vera è verso il gruppo Mantovani, perché lei ha l'ambizione di diventare la futura direttore/presidente al posto di Mazzacurati perché lei adesso è la factotum di tutto... É impensabile che il Consorzio anche attraverso Thetis e con la Brotto faccia la guerra ai suoi associati...»
Chisso l'ascolta limitandosi ad annuire. Poi la rassicura in merito al richiesto intervento con Mazzacurati: «Va bene ok. Va bene ho capito» le risponde. La Minutillo insiste, ricordandogli che tra tutte le priorità di cui si deve occupare, questa è la più urgente: «In ordine di importanza: Mazzacurati, accordo di programma, tangenziali venete, SR 10....», ricapitola l'amministratrice di Adria Infrastrutture. «Va bene, ok. Ho capito», ribadisce Chisso. La Minutillo non molla: «Ti prego perché quella del Mazza.... siamo ai ferri corti... e Baita vuole proprio andare allo scontro... Vuole far chiudere la Thetis. È un pozzo senza fondo... Continuiamo a drenare, siamo i soci di questa società, questa ci fa la guerra, si prende i soldi nostri, mette i timbri sui cartigli di lavoro fatto da noi, cioè una roba insostenibile... Ci dai una mano?». «Ho detto di sì - taglia corto Chisso - perché oltretutto mi trovo anche a mio agio, perché mi è sempre stata sul c...»
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Il Gazzettino