«La Francia deve tornare ad essere la Francia». Marine Le Pen questo è. Un misto di rabbia e orgoglio. La sua idea di Francia e di come essere cittadini di una terra umiliata e...
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La società spaesata, la paura del diverso, la crescita delle diseguaglianze, la finanziarizzazione dell'economia hanno trovato in Le Pen uno scudo protettivo e una nuova idea di Francia. I punti deboli di Marine però non mancano. Lei, se sarà presidente, intende negoziare con l'Ue il recupero della piena sovranità monetaria (abbandonando l'euro), territoriale («Serve il ritorno delle frontiere e la fine di Schengen»), legislativa ed economica. In caso di insuccesso del negoziato, la Le Pen lancerà un referendum per l'uscita della Francia dalla Ue. Il problema è che la più recente inchiesta sull'uscita dall'euro vede il 72 per cento dei francesi contrario a questa opzione propugnata da Marine. Altro punto debole: nei comuni dove il Front National è arrivato al ballottaggio ha fatto poco e male. A dimostrazione che una cultura di governo ancora deve formarsi per questa destra che va oltre gli steccati. E che però sul terreno della sicurezza, ormai centrale nella coscienza collettiva dei francesi, è nettissima. Vuole assumere 15.000 poliziotti Marine, creare 40.000 posti in più nelle carceri, espellere tutti i sospetti per terrorismo, fissare un tetto di 10mila ingressi per gli immigrati, introdurre una tassa sull'assunzione di lavoratori stranieri. Ma fuori dall'Europa, nel caso, per questa neo-Francia sarà tutto estremamente complicato.
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Il Gazzettino