SACILEManifesti che annunciano l'appuntamento elettorale del 29 aprile sono comparsi sui tabelloni destinati alla pubblicità. Il Movimento 5 Stelle ha già segnalato il caso al...
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Manifesti che annunciano l'appuntamento elettorale del 29 aprile sono comparsi sui tabelloni destinati alla pubblicità. Il Movimento 5 Stelle ha già segnalato il caso al Comando della Polizia comunale di Sacile .
I manifesti che, indicano la data delle elezioni del 29 aprile, riportano lo slogan elettorale Idee ed energie per Sacile, oltre alla dicitura Attivasacile e Alberto Gottardo sindaco. È chiaramente propaganda per il candidato primo cittadino, anche se i manifesti non sono stati esposti negli appositi spazi riservati alla campagna elettorale. I rappresentanti del Movimento 5 Stelle vogliono vederci chiaro. Hanno fatto presente alla Polizia locale che i manifesti sono esposti negli spazi destinati alla pubblicità che si trovano in viale Lacchin, via Fasan, via Martiri Sfriso, via Gramsci e viale Trieste. Li ritengono di chiara propaganda elettorale.
«Nella giornata di sabato ho segnalato il fatto all'agente di servizio al Comando della Polizia comunale - sottolinea il portavoce pentastellato Gianfranco Zuzzi - che non potendo protocollare la denuncia, mi ha invitato a presentare regolare denuncia nell'indomani, cosa che ho regolarmente fatto. Nella denuncia ho segnalato le leggi regionali che normano la materia riguardante gli spazi elettorali e i tempi di esposizione della pubblicità elettorale. Ho chiesto se siano contemplate altre norme diverse, in caso contrario ho chiesto la rimozione immediata di tutti i manifesti e la applicazione della sanzione prevista che va da un minimo di 200 a un massimo di 2.000 euro».
Alberto Gottardo, il candidato sindaco pubblicizzato dai manifesti comparsi in centro a Sacile, nulla sapeva dell'iniziativa. Ad affiggerli è stato il coordinatore di Attivasacile.it, Francesco Casagrande. «Sono manifesti esposti su spazi pubblicitari pagando la relativa tassa - ha spiegato - Non riteniamo che si tratti di propaganda elettorale».
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino