FALCADE «La mia storia ha scomodato il Patriarca di Venezia, non so...
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«La mia storia ha scomodato il Patriarca di Venezia, non so cosa dire, ma quelle parole le porterò dentro di me non ci sono dubbi». È il primo pensiero di Luisa Velluti dopo aver letto le riflessioni del Patriarca di Venezia Francesco Moraglia, riportate dal Gazzettino. Ieri mattina la giovane parrucchiera di Falcade ha continuato a rispondere alle domande dei giornalisti, ma anche a declinare inviti a trasmissioni televisive. Tornando al messaggio del Patriarca, Luisa aggiunge: «Parole importanti di un uomo che è rimasto neutrale, cercando di capire sia i miei sentimenti, ma anche di chi mi ha messo al mondo. Lui ha cercato di manifestare ciò che proviamo entrambe e direi che nel mio caso c'è riuscito perfettamente. Sono frasi che rimarcano la mia vita, importanti per tutte le donne in considerazione di quanto sta accadendo attorno a noi. Ha ragione, si fa presto a fare gli slogan anche per la violenza sulla donna, ma alla fine sono i fatti concreti che contano». Ma è soprattutto l'augurio che ha colpito Luisa: Auguro ad entrambe queste donne e prego per questo - ha scritto Moraglia - che possano trovare, ognuna per la propria parte e nei tempi necessari, le modalità e le vie giuste per raggiungere quelle risposte, quella pace e quella serenità di cui hanno bisogno. E la 29enne falcadina condivide: «E' quello che mi auguro anch'io, forse io sono disposta a farlo subito, a fare immediata chiarezza. Forse quella donna ha bisogno di più tempo per metabolizzare il dolore e chissà che con il tempo non cambi idea e ci possa essere quell'incontro sperato e che io cerco fin da quando ero ragazzina. Tutto questo ammesso che la lettera che mi è stata recapitata in negozio sia effettivamente scritta da chi mi ha messo al mondo nel marzo del 1988 e non uno scherzo di pessimo gusto perché non va dimenticato che è un foglio di carta bianca, battuto a computer e anonimo quindi i dubbi non sono fuori luogo». In questi giorni Luisa ha ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà, alcuni di critica. «Un supporto emotivo importante che non mi sarei mai aspettata. Tra i tanti speravo sempre ci fosse quel messaggio, quello che voglio io che non è arrivato. Chissà, forse più avanti io non smetto di sperare».
Mirko Mezzacasa
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Il Gazzettino