Lorenzoni e gli assessori: «Prima la competenza»

Lorenzoni e gli assessori: «Prima la competenza»
«Nella formazione della nuova giunta conteranno più le competenze che le preferenze». Arturo Lorenzoni è reduce da una nottata di festeggiamenti. Domenica, dopo l'abbraccio...

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«Nella formazione della nuova giunta conteranno più le competenze che le preferenze». Arturo Lorenzoni è reduce da una nottata di festeggiamenti. Domenica, dopo l'abbraccio liberatorio con Sergio Giordani in via Oberdan e la marcia trionfale verso palazzo Moroni, ha fatto le ore piccole con i suoi sostenitori in piazza Dei Signori. Nonostante questo, il vicesindaco in pectore e vera rivelazione di questa tornata elettorale, ha la faccia distesa e sorridente e non si sottrae alle domande dei cronisti all'ombra del palazzo del Bo. I festeggiamenti sono ormai alle spalle. Ora lei e Giordani siete chiamati alla scelta della giunta.

Con quali criteri verranno individuati i nuovi assessori?
«Il criterio numero uno sarà il merito. Il nostro obiettivo è quello di dar vita ad una squadra di altissimo profilo».
Da sempre, però, ad avere accesso in giunta sono i consiglieri che hanno raccolto il maggior consenso...
«Io penso che per fare l'assessore le competenze siano più importanti delle preferenze. Le preferenze servono per entrare in consiglio comunale. Una volta individuati i nomi, faremo anche un passaggio nella nostra assemblea».
Tra gli assessori potrebbe esserci anche qualche esterno?
«Non lo escludo».
Da questa tornata elettorale, cosa piuttosto inedita, è uscita una maggioranza che non è espressione della politica tradizionale. Tranne quelli del Pd, la maggior parte dei nuovi consiglieri è slegata dal mondo politico propriamente detto
«Si tratta di persone che, però, non sono per nulla slegate dalla città, che hanno un legame forte con molte realtà radicate sul territorio».
Sull'accoglienza ai profughi, quale sarà il vostro approccio?
«Sulla questione il nostro programma è chiaro: vogliamo utilizzare al meglio uno strumento come lo Sprar. Punteremo anche sull'accoglienza diffusa, un'esperienza che, senza traumi, la città sta vivendo. Ci sono delle esperienze bellissime che, senza clamori mediatici, mostrano che questo modello può funzionare».
Nei mesi scorsi, tra Coalizione civica e il Pd non sono mancate le scintille. Ora, però, dovete governare assieme
«Con il Pd e con le altre forze che compongono la maggioranza, abbiamo un unico obiettivo: realizzare le proposte contenute nei nostri programmi. Noi lavoreremo solo in questa direzione».
Il quartiere più multietnico della città, l'Arcella, ha votato per Giordani. Come spiega questa tendenza?
«Chi abita all'Arcella già da anni vive il fenomeno dell'immigrazione e dell'integrazione, ha capito che la proposta di Bitonci era del tutto inefficace».
Dipendessi da lei, quale sarebbe la prima cosa da fare non appena messo piede dentro a palazzo Moroni?

«Incontrare tutti i dipendenti comunali, ascoltare le loro richieste cercando di instaurare con loro una dialogo costruttivo. Il tutto,con un obiettivo molto semplice: far diventare il nostro progetto per la città anche il loro progetto».
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Il Gazzettino