Le vittime salgono ancora: 291 Fermati due sospetti sciacalli

Le vittime salgono ancora: 291 Fermati due sospetti sciacalli
Dalle macerie di Amatrice continuano a emergere nuove vittime. Il bilancio definitivo dei morti ancora non c'è ma ieri con il decesso di un uomo ricoverato a Perugia e...

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Dalle macerie di Amatrice continuano a emergere nuove vittime. Il bilancio definitivo dei morti ancora non c'è ma ieri con il decesso di un uomo ricoverato a Perugia e proveniente da Arquata il conto sale a 291: 230 ad Amatrice, 11 ad Accumoli, 50 ad Arquata del Tronto. Ad Amatrice, il centro più colpito, si scava ancora nel centro storico, in particolare, sotto l'Hotel Roma, dove ieri sono stati ritrovati cinque corpi, ma potrebbero essercene altri. I dispersi sono scesi sotto le dieci unità. Con il passare delle ore emerge poi la tragedia di alcune frazioni, quasi completamente rase al suolo o con case lesionate, come Sommati, Saletta, Sant'Angelo intorno ad Amatrice, Illica per Accumoli. Anche ieri, è proseguito il triste compito del riconoscimento, nella tendopoli allestita dietro l'istituto Don Minozzi: le salme identificate sono 189, tra cui 51 di persone che risiedevano a Roma e 58 ad Amatrice. Ma i numeri sono inevitabilmente destinati ad essere ritoccati verso l'alto.

I SOSPETTI - E mentre si continua a scavare tra le macerie, la polizia di Roma ha fermato ad Amatrice due pregiudicati, sospettati di sciacallaggio, che si si aggiravano tra le rovine di uno stabile sgomberato: sono stati condotti alla base operativa, anche per allontanarli dalla folla che iniziava ad inveire. I due, italiani di 30 anni circa, hanno dichiarato di aver viaggiato per 700 chilometri e di essere lì per aiutare: dai controlli sono spuntati i loro precedenti penali per furto e rapina.
LA VISITA - Ieri, i due paesi del Reatino colpiti dal sisma hanno ricevuto la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Senato Pietro Grasso, che hanno raggiunto alcune tendopoli. Tra Amatrice e Accumoli sono circa 1.700 le persone ospitate, ma i dati sono in continua evoluzione. Le tende sono presenti ormai in tutte le frazioni dei due paesi colpiti dal sisma, da Sant'Angelo (con 300 persone) a Cornillo Nuovo, a Fonte del Campo. Intorno alle case meno lesionate, dove c'è un giardino, alcuni residenti hanno piantato piccole tende, preferendo dormire lì e raggiungere le tendopoli solo per i pasti. Presenti anche spazi dedicati ai bambini, con i volontari che si dedicano ai giochi. E grande lavoro per gli psicologi, sia tra gli sfollati che presso i familiari in attesa del riconoscimento delle salme. La terra ha continuato a tremare anche ieri, con una trentina di scosse, fino a una magnitudo di 3.0 sulla scala Richter.

LA VIABILITÀ - La priorità è ora il ripristino della fruibilità delle strade verso Amatrice. Il percorso per raggiungere il paese da Rieti resta quello da Campotosto: la strada non presenta problemi, ma richiede un viaggio di circa un paio di ore, di certo poco agevole per i mezzi di soccorso. Più semplice arrivare dall'Aquila. Ieri mattina sono però iniziati i lavori per realizzare il bypass del ponte Tre Occhi, lungo la statale 260. Il Secondo reggimento Genio Pontieri di Piacenza, con i tecnici della Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, operano a valle del ponte e le operazioni dovrebbero concludersi entro giovedì. Si tratta di un ponte provvisorio di 700 metri. Dalla Salaria, la Picente consente di arrivare a ridosso di Amatrice, ma la chiusura del centro del paese, distrutto dalle macerie, rende impossibile raggiungere con i mezzi l'altra parte. La Salaria rimane interdetta ai mezzi oltre le 7,5 tonnellate di peso tra i chilometri 99 e 144, ad eccezione di quelli di soccorso.
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Il Gazzettino