Le riflessioni sul Dna si fanno installazioni

Le riflessioni sul Dna si fanno installazioni
LA MOSTRA VENEZIA Opere grafiche, fotografiche, dipinti, e un'installazione, nella mostra Portfolio Genealogies. Kevin Clarke, Jiny Lan, Bernd Reiter a cura di Manfred Moller...

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LA MOSTRA
VENEZIA Opere grafiche, fotografiche, dipinti, e un'installazione, nella mostra Portfolio Genealogies. Kevin Clarke, Jiny Lan, Bernd Reiter a cura di Manfred Moller (Minerva Edition), allestita nelle Sale Sansoviniane della Biblioteca Marciana. Presenti il curatore e i tre artisti provenienti da continenti diversi e differente storia culturale artistica, ma che lavorano principalmente in Germania, accomunati da una riflessione sulla complessità dei contesti globali sequenziali. Significativo il titolo. «Il nostro materiale genetico contiene importanti informazioni che condividiamo non solo con i nostri antenati più vicini ma con moltissimi esseri umani» ha detto Clarke illustrando la sua opera, i Dna Portraits «il concetto è collegato alla realtà del ritratto non secondo i canoni tradizionali, ma secondo il codice genetico e la commistione tra questo e l'immagine scelta creano una sorta di metafora». La prima rappresentazione in sequenza è quella dell'artista che dato il proprio sangue. Jiny Lan ha l'orgoglio di essere l'unica donna del Portfolio a presentare i suoi lavori. «Le donne non hanno mai avuto lo spazio come gli uomini», ha affermato. Nei suoi ritratti Painter princes affronta la parola arte in senso storico, come Jorg Immendorff o Georg Baseliz. Recentemente le sue opere riportano piccoli riferimenti a quelle precedenti, e, procedendo per accumulazione, costruisce una sequenza completa. Un lavoro che assomiglia alla catena del Dna. Di grande impatto l'installazione di Bernd Reiter composta da sette banchi e 40 monitor (fintamente) sacri. L'artista dieci anni fa aveva comprato una chiesa non più utilizzata. Riflettendo sul materiale ha creato una piramide realizzando quasi una cattedrale gotica in cui la spiritualità va verso l'alto. Le immagini che scorrono sono legate alla vicenda dell'abuso infantile in seno alla chiesa cattolica, la presa d'atto dei fatti, l'elaborazione e l'indagine che ne è seguita. La mostra è aperta dal 7 settembre al 4 novembre.

Maria Teresa Secondi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino