LA TESTIMONIANZA NOVENTA Paolo Noventa il 16 gennaio sera di 5 anni fa è

LA TESTIMONIANZA NOVENTA Paolo Noventa il 16 gennaio sera di 5 anni fa è
LA TESTIMONIANZANOVENTA Paolo Noventa il 16 gennaio sera di 5 anni fa è andato a casa di Freddy Sorgato a Noventa per capire che fine avesse fatto sua sorella Isabella visto che...

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LA TESTIMONIANZA
NOVENTA Paolo Noventa il 16 gennaio sera di 5 anni fa è andato a casa di Freddy Sorgato a Noventa per capire che fine avesse fatto sua sorella Isabella visto che non era rientrata a casa a dormire. Dall'incontro con l'autotrasportatore e in un secondo momento con Debora Sorgato, Paolo ebbe fin da subito l'impressione che Isabella avesse fatto una brutta fine: «Non ho mai creduto a una parola di Freddy - ha detto il fratello di Isabella - Mi accampava un sacco di scuse riferendomi di averla lasciata in centro a Padova in piena notte, ma il suo sguardo, che conoscevo da parecchi anni, era di uno che non mi stava dicendo la verità. Quando è stato il momento di andarmene è arrivata anche Debora e ricordo perfettamente come con lo sguardo mi fulminò. C'era odio nei suoi occhi e i miei dubbi sono diventati sempre più forti».

Dopo del drammatico sopralluogo nella villa di via Sabbioni 11, Paolo Noventa è rientrato nella casa degli orrori soltanto un mese fa quando l'abitazione è stata dissequestrata e la Squadra mobile gli ha fornito le chiavi della residenza. Questo passaggio, in virtù del fatto che il tribunale ha stabilito che l'immobile di Freddy sarebbe passato alla famiglia Noventa a parziale risarcimento di ciò che era avvenuto.
Ora la domanda è una: cosa farà Paolo Noventa con questa villa? «Escludo di poterci venire a vivere. Non dormirei la notte al pensiero che in questo posto è stata uccisa Isabella. Appena la situazione si sarà assestata è probabile che la metterò in vendita. In questi lunghi anni ho accumulato spese enormi, la vendita dell'immobile mi aiuterà a riprendere un po' di fiato».
La settimana scorsa Paolo Noventa ha ospitato a mamma di Freddy e Debora, Dolores Rossi. «Sì, ci siamo visti per organizzare il trasloco dei beni immobili presenti nella villa che appartengono a Freddy - ha spiegato Paolo - Entro la fine di maggio penso che la residenza sarà completamente svuotata». Sull'incontro con la mamma di due dei tre assassini di sua sorella, Paolo ha preferito non dilungarsi nei dettagli, ma su una cosa è stato esplicito: «Le ho detto che lei non ha nessuna colpa su quanto è accaduto. Mi ha portato le condoglianze per la morte di mia mamma, non c'è stato alcun imbarazzo. Ho solo chiesto che la foto di mia sorella che campeggia sulla scrivania di Freddy nessuno dovrà toccarla perché mi appartiene».
Gli anni passano e l'impressione è che mai nessuno svelerà nei dettagli i reali motivi che hanno portato a un omicidio che ha fatto parlare tutta Italia.
«Di fatto - ha commentato amaramente Paolo - non c'è mai un motivo valido per uccidere una persona. Nel caso di mia sorella, la sua figura di donna di carattere, di rara bellezza, ha provocato gelosie perverse nella famiglia Sorgato, a tal punto che l'unica strada per mettere Isabella all'angolo era quella di farla sparire per sempre».
Inevitabile parlare anche del concetto di pentimento, che pur non cambiando la realtà dei fatti, permetterebbe a Paolo di ritrovare i resti di sua sorella che, ad oggi, non sono stati ancora rinvenuti.
«Se questa gente non si è pentita in tutto questo tempo - ha concluso il fratello di Isabella - reputo difficile per non dire impossibile che lo facciano ora. Ormai mi sono rassegnato all'evidenza. Mi dispiace solo che la mia povera mamma sia morta senza poter portare un fiore sulla tomba di Isabella».
Nella zona residenziale dove sorge l'ormai ex villa di Freddy Sorgato non c'è tanta voglia di parlare tra la gente.

Piuttosto c'è la speranza che con il tempo le luci della ribalta possano spegnersi per tornare ad una vita normale anche se dopo quanto è successo nulla sarà più come prima di quella notte di metà gennaio di cinque anni fa.
C. Arc.
© riproduzione riservata
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Il Gazzettino