LA TESTIMONIANZA BELLUNO «Non avrei mai immaginato di vedere una cosa simile nella mia vita: si sta veramente male». È sconvolto Mirto Trevisson, 78 anni, storico fondatore...
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BELLUNO «Non avrei mai immaginato di vedere una cosa simile nella mia vita: si sta veramente male». È sconvolto Mirto Trevisson, 78 anni, storico fondatore dell'azienda di costruttori di Sedico, ora in pensione. Venerdì sera è uscito a cena. È solo, ormai vedovo, abita nella casa di Sois, al civico 102.
Il sogno di una vita realizzato, con sacrifici, a metà degli anni Sessanta. Una casa grande ora, un tempo invece perfetta per la sua famiglia. Ora però lui è rimasto solo, ma non vuole lasciarla. «Eravamo abituati vivere con le chiavi sulla porta qui a Sois e ora accadono queste cose», prosegue. Il furto è accaduto prima delle 22: i ladri hanno forzato la porta finestra e hanno cercato valori nella grande casa, passando in rassegna ogni stanza. Alla fine sono fuggiti saltando da una finestra sul retro e scavalcando una rete, rimasta piegata. Il bottino? La collana d'oro della moglie morta. «La custodivo gelosamente qui», spiega Trevisson, che mostra il portagioie nella camera matrimoniale, dove tutto è rimasto come quando c'era anche la compagna. Nel cassetto c'erano anche 300 euro in contanti: i ladri non li hanno toccati. «Forse li ho disturbati io rientrando a casa - spiega il pensionato -. Probabilmente è andata così, visto che hanno scelto un percorso difficile per la loro fuga, saltando addirittura da una finestra». «Alla fine - continua - forse, paradossalmente, mi posso anche ritenere fortunato, perché se fossero entrati mentre ero in casa o se li avessi sorpresi rischiavo anche un colpo in testa». La casa di Trevisson non è isolata: vicino altre abitazioni. C'è anche un cane in giardino, che forse potrebbe aver abbaiato. Eppure nessuno si è accorto di niente: i ladri, sicuramente professionisti, hanno saputo agire senza lasciare tracce. Ieri è intervenuta la polizia, che ha ricostruito l'accaduto e cercato tracce. Ad agire, molto probabilmente in tutti i furti, la stessa banda.
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Il Gazzettino