La profilassi funziona contro la Delta «Su 100 persone 94 non si infettano»

La profilassi funziona contro la Delta «Su 100 persone 94 non si infettano»
IL PUNTOTREVISO «Il vaccino funziona, anche contro le varianti. Lo sta dimostrando direttamente sul campo nella nostra provincia. Chi ha completato la profilassi ha una...

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IL PUNTO
TREVISO «Il vaccino funziona, anche contro le varianti. Lo sta dimostrando direttamente sul campo nella nostra provincia. Chi ha completato la profilassi ha una protezione pari al 94%. Detto in modo semplice, significa che su cento persone vaccinate, sono cinque o sei quelle che possono comunque contagiarsi. Quindi non ci deve sorprendere se vengono individuate alcune positività anche tra i vaccinati. Ma il livello di sicurezza è molto alto. E questo è la cosa più bella». Mauro Ramigni, direttore del servizio di Epidemiologia dell'Usl della Marca, tira una riga a ormai sette mesi dall'inizio della campagna vaccinale contro il coronavirus, partita lo scorso 27 dicembre e poi andata a regime in primavera. Il dato più importante è che fino a questo momento nessun vaccinato, con il ciclo completo, ha sviluppato una forma pesante di malattia.

I NUMERI
Attualmente sono circa 1.300 i trevigiani che stanno combattendo contro l'infezione da Covid. Contando anche i contatti, gli isolamenti salgono a quota 2.000. Il virus si sta diffondendo soprattutto tra i giovani sotto ai 29 anni. Oggi è la fascia d'età con la copertura più bassa. «La caratteristica dei giovani è che hanno un sacco di contatti spiega Ramigni ecco perché i contagi sono in aumento, pur senza la presenza di focolai importanti». L'elevata contagiosità della variante Delta non aiuta. Partendo da un positivo, il primo coronavirus riusciva a contagiare altre 3 o 4 persone. Adesso si è saliti tra le 7 e le 8 persone. Così la vaccinazione diventa ancora più importante.
LO SCOSSONE
Uno scossone è arrivato dall'introduzione del Green pass, che dal 6 agosto sarà indispensabile per poter accedere a bar e ristoranti, solo se si mangia e si beve seduti al tavolo all'interno dei locali, cinema, stadi, palazzetti dello sport, teatri, musei e così via. In un giorno e mezzo si è saliti da 1.254 a più di 7mila prenotazioni per il vaccino, a fronte degli oltre 52mila nuovi posti messi a disposizione dall'Usl. E l'aumento ha riguardato proprio i giovani. «La copertura tra i ragazzi tra i 12 e i 19 anni è salita del 3,2% nel giro di soli due giorni fa i conti Francesco Benazzi, direttore generale dell'azienda sanitaria trevigiana giovedì la proiezione all'8 settembre era di una copertura del 43,4% in questa fascia d'età. Ieri siamo arrivati al 46,6%. Adesso l'importante è che per la metà di agosto aumentino le consegne delle dosi di vaccino per poter effettuare tutti i richiami in seguito all'aumento».
I SANITARI

L'introduzione del Green pass ha spinto alla vaccinazione anche 30 dei 186 operatori della sanità che nonostante l'obbligo non si erano ancora sottoposti all'iniezione anti-Covid. Per questi ora l'Usl stralcerà le diffide che prima del congelamento da parte della Regione, in attesa di una linea comune, erano già pronte a partire. Restando in tema di vaccini, infine, l'azienda sanitaria si sta confrontando con l'ufficio scolastico di Treviso per inviare delle lettere di sollecito agli insegnanti e al personale scolastico che non si è ancora vaccinato. La copertura in questa categoria ha comunque già raggiunto il 95%: oggi mancano all'appello poco più di 1.000 persone. «La copertura è già molto buona. Lunedì valuteremo con l'ufficio scolastico la possibilità di inviare una lettera condivisa conclude Benazzi e se sarà necessario metteremo a disposizione una corsia preferenziale per il personale scolastico riservando degli appuntamenti dedicati nei centri vaccinali».
M.Fav.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino