La procura indaga sul viaggio a Filadelfia

La procura indaga sul viaggio a Filadelfia
Non solo scontrini e note giustificative di cene e spese varie pagate con la carta di rappresentanza citati negli esposti-denuncia di Fratelli d'Italia e del Movimento 5 Stelle....

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Non solo scontrini e note giustificative di cene e spese varie pagate con la carta di rappresentanza citati negli esposti-denuncia di Fratelli d'Italia e del Movimento 5 Stelle. L'inchiesta della procura di Roma sembra destinata ad allargarsi anche all'ultimo viaggio negli Stati Uniti del Sindaco dimissionario Marino. «I romani non pagheranno un euro per la mia trasferta», si era affrettato a dire il primo cittadino prima di imbarcarsi per Philadelphia, così tentando di smorzare sul nascere le polemiche. Come sia andata a finire è storia nota, con tanto di presa di distanza del Papa di ritorno dagli Usa.

Il fascicolo della procura guidata da Giuseppe Pignatone resta per ora aperto a ”modello 45”, vale a dire senza indagati né ipotesi di reato. Ma da lunedì, quando l'aggiunto Giuseppe Caporale e il pm Roberto Felici delegheranno il nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza ad acquisire gli estratti conto contestati e le note spese considerate sospette, sarà difficile non procedere a un'iscrizione sul registro degli indagati per peculato. E, probabilmente, anche per falso materiale, in relazione ai giustificativi di spesa delle sette cene sospette che Marino ha allegato.

Per fugare ogni dubbio, i pm intendono visionare anche il conto del soggiorno negli States. Per quanto il preannunciato esposto della lista Marchini su un'asserita spesa da oltre 22mila euro ancora non sia stato depositato in procura, una richiesta d'accertamento al riguardo figura in ogni caso tra le righe dell'ultimo di M5S arrivato a Piazzale Clodio. «In occasione del viaggio del Sindaco Marino per partecipare alla giornata mondiale della Famiglia - si legge nel documento - sarebbe stato offerto al primo cittadino un compenso da parte della Temple dell'Università per tenere una conferenza». Compenso che Marino avrebbe successivamente rifiutato. «In ogni caso - proseguono i pentastellati- appare evidente che l'offerta di un compenso professionale esclude che Marino abbia partecipato alla conferenza in veste istituzionale e che pertanto il viaggio a Filadelfia potrebbe aver avuto una natura mista, tra il privato e l'istituzionale».
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Il Gazzettino