LA PREVENZIONEVENEZIA Telecamere, squadre dedicate, agenti in borghese, tecnologia e «una collaborazione tra le forze dell'ordine che - dice il questore di Venezia, Maurizio...
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VENEZIA Telecamere, squadre dedicate, agenti in borghese, tecnologia e «una collaborazione tra le forze dell'ordine che - dice il questore di Venezia, Maurizio Masciopinto - è fondamentale per raggiungere l'obiettivo». Ridurre ad un numero molto prossimo allo zero i fenomeni di borseggio durante il Carnevale 2020.
Male endemico di Venezia, quando i turisti affollano la città d'acqua, i borseggiatori aumentano ancora di più, in cerca di bottini facili. È per questo che la questura lagunare ha messo in campo una filiera pronta ad ogni tipo di evenienza, lavorando tanto con gli agenti sul campo, quanto da remoto e facendo leva su una tecnologia all'avanguardia.
IL CAMPER
«Abbiamo messo in piedi un'attività innovativa contro i reati predatori», spiega ancora il questore «e che punta forte sulla prevenzione». Una grossa mano arriverà dalla telecamera installata sul camper della polizia di Stato che rimarrà parcheggiato a piazzale Roma per tutto il periodo del Carnevale, fino al 25 febbraio.
Le immagini registreranno chiunque entri a Venezia dal ponte della Libertà e verranno poi girate ad un gruppo speciale interno alla squadra Mobile che analizzerà i volti di ogni persona inquadrata, riconoscendo chi - tra loro - ha alle spalle precedenti per furti o borseggi. Una volta individuato il borseggiatore, la sua immagine verrà inoltrata agli agenti in servizio nelle calli e nei campi. Questo mentre la divisione Anticrimine della questura preparerà i provvedimenti amministrativi nei suoi confronti, come il foglio di via dalla città storica firmato dal questore.
Identico servizio di telecamere verrà fatto dalla Polfer per gli arrivi in stazione. La filiera che seguiranno le immagini immortalate dalla polizia ferroviaria, sarà la stessa di quelle registrate dal camper di piazzale Roma: il passaggio alla squadra di esperti della Mobile, il riconoscimento, la notifica ai poliziotti in strada e il lavoro dell'Anticrimine nel preparare l'allontanamento da Venezia.
LE TELECAMERE
La tecnologia sarà fedele alleata anche degli altri agenti impegnati direttamente nel servizio di gestione dell'ordine pubblico. Per entrare nel cuore della città infatti la questura ha predisposto la presenza di alcuni agenti in borghese a passeggio nelle calli con tanto di telecamera. Le riprese viaggeranno in 4G dirette alla centrale operativa della polizia di Stato permettendo agli agenti della Scientifica di assistere in diretta a quanto succede in calle, usando anche la banca dati delle forze dell'ordine per riconoscere le bande di borseggiatori in azione tra i turisti. Gli algoritmi e le specializzazioni della Scientifica saranno la chiave di volta.
LE PATTUGLIE
Ma in questo trionfo di ultima generazione, c'è spazio anche per le squadre speciali antiborseggio istituite all'interno del Commissariato San Marco. Sarà compito loro - 6 agenti in borghese - pattugliare le zone nevralgiche del centro storico, nell'area di Rialto e San Marco, le più gettonate dai turisti e, quindi, le zone di maggior concentrazione di borseggiatori. «È uno spiegamento importante - conclude il questore - che lavorerà di concerto con polizia locale, carabinieri e guardia di finanza».
Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino