LA POLEMICA TREVISO «Non possiamo dare a Treviso un servizio che viene pagato

LA POLEMICA TREVISO «Non possiamo dare a Treviso un servizio che viene pagato
LA POLEMICATREVISO «Non possiamo dare a Treviso un servizio che viene pagato da tutti gli altri. Non ci sono paesi che hanno più diritti. Il calendario della raccolta...

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LA POLEMICA
TREVISO «Non possiamo dare a Treviso un servizio che viene pagato da tutti gli altri. Non ci sono paesi che hanno più diritti. Il calendario della raccolta differenziata è noto almeno dall'inizio dell'anno. Se qualche Comune vuole un servizio aggiuntivo, deve pagarselo. Compresa Treviso». Franco Zanata, presidente di Contarina, non usa giri di parole. A causa della prossima serie di ponti, chi abita nei quartieri periferici del capoluogo alla fine dovrà tenersi l'umido in casa per nove giorni di fila. Ma il problema non riguarda solo Treviso: anche a Castelfranco i residenti si lamentano degli stessi disservizi, nove giorni senza poter svuotare il bidoncino dell'umido. Due sono già passati. Manca un'altra settimana. Contarina non passerà a raccogliere lo scarto di cibi e materiale organico fino al 27 aprile. Per chi ha un giardino non è un dramma insormontabile. Ma per chi vive in appartamento convivere per nove giorni con gli scarti del cibo, e con i loro cattivi odori, non sarà esattamente una passeggiata. Ca' Sugana ha provato a chiedere una raccolta intermedia. La società ha risposto con un preventivo da 18.400 euro. E non se n'è fatto niente.

LO SCAMBIO
«Avrebbero anche potuto tener conto autonomamente che nove giorni di fila senza raccolta dell'umido non sono il massimo», punge Alessandro Manera, assessore all'Ambiente di Treviso. Ma per Contarina è tutto regolare. «C'era la nostra disponibilità a organizzare un servizio straordinario nei giorni festivi. Le persone che lavorano, però, vanno pagate, così come l'impegno per il movimento dei mezzi e per l'apertura degli impianti mette in chiaro Zanata detto questo, il servizio standard è uguale per 48 Comuni. E nessuno si è mai lamentato. Il Comune avrebbe potuto attingere al fondo Foster previsto proprio per lo svolgimento di servizi diversi da quelli programmati. È formato da un euro per abitante. Per Treviso vuol dire circa 80mila euro spiega il presidente di Contarina spero sapessero che avrebbero potuto usare questa strada, senza toccare il bilancio del municipio. Faccio fatica a capire perché non l'abbiano fatto». Su questo interviene anche Luigi Calesso di Coalizione Civica: «La possibilità dell'utilizzo del fondo per delle raccolte straordinarie di rifiuti non è esplicitamente prevista dal regolamento, ma non è neppure esclusa dice il costo di 18.400 euro avrebbe potuto essere ampiamente coperto dal fondo che computa un euro per abitante. Quindi circa 80mila per la città di Treviso. È stata percorsa questa strada?».
LA SPIEGAZIONE

Evidentemente a Ca' Sugana hanno preferito preservare il fondo in questione per poterlo usare diversamente. Senza il pagamento extra, però, Contarina non si muove. Anche se è pronta a modificare il calendario delle raccolte per l'anno prossimo. «Se ci sono richieste diverse possiamo valutarle e inserirle nei programmi rivedendo il budget. Basta dirlo per tempo assicura Zanata ma se ci si accorge all'ultimo minuto non possiamo mettere in campo un servizio gratuito per un comune e non per gli altri». Nei centri storici le cose funzionano diversamente. Nel centro di Treviso e nella zona fuori le Mura la raccolta sarà garantita anche oggi e martedì. «Qui ci sono servizi diversi legati alla conformazione urbanistica del territorio conclude Zanata ci sono più giri di raccolta perché i bidoni sono più piccoli. Ma non è che questo venga fatto in modo gratuito. Si può richiedere qualsiasi tipo di intervento straordinario. Però va pagato. Oppure si possono cambiare i programmi per l'anno prossimo. Ma rivedendo il budget».
Mauro Favaro
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Il Gazzettino