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UDINE Per il Friuli (e per tutta Italia) è un gioiello rarissimo, fra le specie animali. Così raro che si temeva si fosse estinta nel nostro Paese fino a quando una nottola gigante non è stata trovata il 30 aprile scorso sul terrazzino di un'abitazione a Passons. E in regione non se ne vedeva una da 92 anni. Non c'è da stupirsi quindi se la maxi-nottola, recuperata dal servizio recupero fauna della Regione e affidata al centro di Campoformido, viene accudita con mille attenzioni. Anche il suo rilascio in natura è stato posticipato, per colpa del meteo inclemente. Anche perché, l'esemplare di Passons è in dolce attesa e se non riuscisse a cibarsi a sufficienza, potrebbe morire o i suoi piccoli potrebbero fare una brutta fine. Come spiega lo zoologo del museo di storia naturale di Udine Luca Lapini, che la sta allevando e punta a farla ingrassare, fornendole 150 insetti al giorno, «la nottola raccolta a Passons sta sempre meglio. Purtroppo però il maltempo continua e la sua liberazione non appare ancora imminente. Questo periodo freddo tra aprile e maggio è molto dannoso per i pipistrelli, che in maggio si riuniscono in nursery di femmine gravide, che di regola partoriscono assieme alla fine del mese. Se in maggio non riescono a mangiare abbastanza sovente non riescono a portare a termine le gravidanze, morendo di inedia o riassorbendo i feti in via di sviluppo. La nottola gigante di Passons ha un pancione sempre più grosso, e da quel che mangia sembra portare avanti i suoi embrioni». Lapini ricorda che «l'esemplare di Passons è il secondo catturato in Friuli Venezia Giulia negli ultimi 92 anni. In Italia la nottola gigante è talmente rara che è stata raccolta soltanto una quindicina di volte, forse venti in tutto». La speranza è che «possa essere presto liberata, col ritorno del bel tempo di fine maggio».
Cdm
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Il Gazzettino